È arrivato sul lago di Garda
Sul lago di Garda hanno dichiarato un’allerta per l’influenza aviaria, poiché hanno trovato numerosi gabbiani morti nell’acqua e sulle spiagge da diversi giorni. Secondo l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie, sono stati confermati di recente i primi casi di questa malattia nella zona.
La zona del lago di Garda sta affrontando un’epidemia di influenza aviaria, con una maggiore mortalità di gabbiani. Secondo le notizie locali, nelle ultime ore hanno confermato il primo caso di influenza aviaria ad alta patogenicità H5N1 a Toscolano Maderno.
L’esito degli esami sugli uccelli prelevati non lo hanno ancora comunicato, ma le amministrazioni del Garda bresciano e le associazioni ambientaliste sono molto preoccupate per la situazione.
Il WWF Bergamo – Brescia ha dichiarato che il degrado ambientale della provincia è evidente e che è urgente rivalutare i sistemi produttivi e di consumo, ponendo particolare attenzione alla conservazione degli habitat naturali del territorio.
Influenza aviaria e fauna selvatica
La fauna selvatica del lago di Garda sta subendo gli effetti dell’influenza aviaria, il che indica la fragilità dell’ecosistema e quanto sia facile comprometterne l’equilibrio.
Secondo Terzi, il livello dell’acqua del lago è pericolosamente basso, i parametri di balneazione. In sostanza sono vicini al limite consentito e la popolazione ittica sta vivendo un momento difficile.
Questi sono solo alcuni dei segnali di sofferenza del lago. Nel Regno Unito, l’influenza aviaria sta provocando un’epidemia senza precedenti.
Raccomandazioni necessarie
In attesa di ulteriori analisi dell’Istituto Zooprofilattico per comprendere meglio la situazione, l’ATS (Agenzia Tutele della Salute ) ha fornito alcune precauzioni per la manipolazione delle carcasse di uccelli infetti, che possono costituire una possibile fonte di contagio per altre specie.
È importante indossare guanti e mascherine Ffp2 quando si raccolgono uccelli selvatici morti per manipolarli. Inoltre è consigliato mettere le carcasse in un doppio sacco di plastica, lavare le mani accuratamente e igienizzare gli abiti. Le attrezzature utilizzate per il recupero degli uccelli devono essere sottoposte a una temperatura elevata (60°C) per almeno 30 minuti. Inoltre, è sconsigliato portare a casa gli abiti e le scarpe utilizzati durante il contatto con gli uccelli.