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Economia e Lavoro

È in arrivo una brutta notizia dall’INPS a luglio: purtroppo riguarda quasi tutti

L’INPS ha comunicato una brutta notizia per il mese di luglio che riguarda un po’ tutti i pensionati. Scopriamo di quale notizia si tratta e quali categorie di pensionati riguarda!

Istituto nazionale della previdenza sociale – Imilanesi.Nanopress.it

Si sono appena conclusi i pagamenti delle pensioni di giugno e come era stato annunciato è in corso il ricalcolo perequativo per le pensioni minime. Invece, la novità considerata brutta perché si tratta di un ritardo, riguarda il mese di luglio e nello specifico alcuni pensionati che riceveranno il pagamento con un leggero ritardo.

Il motivo? Beh, non riguarda l’Inps o altre problematiche burocratiche, semplicemente riguarda il calendario. Proprio così, il ritardo sarà dovuto al calendario, infatti il primo luglio cade di sabato.

Non tutti in questo giorno della settimana potranno prendere la pensione allo sportello, perché alcuni uffici sono chiusi. Si tratta di un ritardo non voluto da nessuno e per nessun motivo scelto dall’Inps, ma si tratta di qualcosa che comunque è inevitabile. Scopriamo nel dettaglio chi ritirerà la pensione allo sportello in ritardo a luglio!

INPS – iMilanesi.Nanopress.it

Slitta il pagamento della pensione per questi pensionati

Di certo prendere la pensione con ritardo non è una bella notizia per chi attende con ansia questo giorno. Purtroppo, alcuni pensionati il primo di luglio non potranno ritirare la pensione perché cade di sabato, giorno in cui alcuni uffici sono chiusi.

Proprio così, le banche sono chiuse e chi ha scelto di far accreditare in banca la pensione non potrà andare allo sportello il primo luglio a ritirarla. Quindi, chi dovrà percepire l’aumento sulle pensioni minime potrà ritirarlo solo nella giornata di lunedì.

Diversa è invece la situazione per chi ha l’accredito della pensione in posta. Infatti, gli uffici postali sono aperti per metà giornata e coloro la cui iniziale è prevista in questo giorno potrà andare a ritirare la pensione e con essa anche l’aumento.

Quando sarà possibile ritirare la pensione

Coloro che non potranno ritirare la pensione nella giornata del primo luglio perché hanno l’accredito in banca dovranno attendere il 3 luglio. Infatti, lunedì 3 luglio le banche sono operative e pronte ad accogliere tutte le richieste della clientela.

La cosa è decisamente fastidiosa perché in tanti non arrivano alla fine del mese e quindi hanno premura di ritirare il rateo per poter vivere. Aspettare anche solo qualche giorno in più per molti è difficoltoso.

Per quanto riguarda l’importo, si parla di maxi assegno, ma come già detto è previsto anche un ulteriore aumento per le pensioni minime. Come è noto, nel mese di luglio viene accreditata la 14esima.

Pensione-Imilanesi.it

Pensioni luglio e 14esima

Come tutti sappiamo, la 14esima sulla pensione è un importo in aggiunta che viene accreditato sul trattamento pensionistico e che può arrivare massimo a 655 euro. Verrà erogata a coloro che hanno pensioni medie e basse, tenendo conto anche di quanti anni sono stati versati di contributi.

In pratica, la 14esima viene calcolata in base al reddito e agli anni di contributi, ma come requisito è richiesta anche l’età di 64 anni compiuti.

Bisogna comunque sottolineare che la somma aggiuntiva viene assegnata solo alle persone che percepiscono pensioni da lavoro, non provenienti da prestazioni assistenziali. La somma viene erogata dall’Inps in automatico con la pensione di luglio, basandosi sui dati di cui dispone.

Nel caso il pensionato raggiunge i 64 anni dal mese di agosto in poi, riceverà la 14esima nella pensione di dicembre 2023. La somma corrisposta viene calcolata sui mesi di pensione o su quando ha raggiunto i 64 anni. Come detto prima, oltre alla 14esima, a luglio i pensionati dei trattamenti minimi riceveranno anche l’aumento, come previsto dalla legge di bilancio 2023.

Questo aumento doveva essere erogato prima, ma l’Inps ha da poco effettuato i ricalcoli e quindi verranno corrisposti anche gli arretrati. Chi ha sotto i 75 anni con l’aumento prenderà 572,20 euro, mentre chi ha sopra i 75 anni prenderà 599,82 euro.

Published by
Giusy Pirosa