Sono in molti a chiedersi se sia legale fare il vino in casa in modo artigianale. In questo articolo chiariremo questo dubbio.
Non tutti possiamo essere ferrati su qualsiasi argomento. Sono in tanti, per esempio, a non sapere se sia consentito o meno realizzare il vino direttamente in casa. La risposta te la forniremo proprio in questo articolo. Non dovrai fare altro che metterti comodo e leggere le prossime righe.
Il vino è una delle bevande alcoliche maggiormente bevute al mondo. Esso si ottiene dalla fermentazione dell’uva o del mosto. L’Italia, in particolare, è il primo produttore al mondo di vino, con oltre 48 milioni e mezzo di ettolitri di vino prodotti annualmente. Al secondo posto di questa speciale classifica ci sono i nostri vicini francesi.
Le condizioni climatiche del nostro Paese, infatti, sono ideali per la maturazione di tutte le uve, a prescindere se esse siano rosse o bianche. L’Italia, inoltre, è al terzo posto al mondo nella classifica del consumo di vino. Gli italiani bevono, quindi, molto vino e si piazzano alle spalle solo della Francia e degli Stati Uniti.
Pasteggiare con un bel calice di vino è una tradizione, quindi, molto sviluppata nel Belpaese. C’è un famoso detto che dice: “Un bicchiere di vino al giorno toglie il medico di torno”. L’importante, come per tutte le cose, è non abusare mai di questa bevanda.
Sono in tanti a domandarsi se sia possibile auto-prodursi il vino direttamente nel proprio spazio domestico. Cosa c’è da sapere su questo argomento? Ecco tutti i dettagli.
Il costo della vita sempre più elevato può spingere alcune persone a soddisfare la propria voglia di vino, senza dover per forza andare presso i negozi commerciali. Realizzare il vino direttamente in casa, infatti, è un qualcosa di assolutamente legale. Sarà, quindi, possibile, produrre il proprio vino, a patto di rispettare tutte le mosse in modo altamente scrupoloso.
Il vino e la birra sono bevande che, in caso si abbiano la possibilità e le conoscenze in materia, possono essere tranquillamente realizzate direttamente a casa. Questa cosa, invece, non vale per le bevande superalcoliche, come la grappa o il whisky.
La distillazione in casa di questi alcolici, infatti, è del tutto illegale in Italia. Essa è severamente vietata dalla legge. Si rischiano, infatti, fino a 6 mesi di reclusione e multe salatissime, nel caso in cui si dovesse essere scoperti nel mettere in pratica questa operazione.
Oltre ai pericoli e a diversi aspetti legati alla sicurezza – il metanolo può essere del tutto tossico per l’uomo – non è possibile produrre in casa i distillati per una questione legata alle accise sulla loro vendita. Lo Stato, quindi, perderebbe una gran quantità di soldi, nel caso in cui fosse consentita una produzione personale di superalcolici.
Torniamo, però, al vino. Come detto, esso potrà essere tranquillamente realizzato in casa per uso personale. Scopriamo tutte le mosse giuste da seguire per mettere in atto tutto ciò.
Per la produzione personale di vino sarà opportuno seguire il corretto procedimento e operare in un ambiente pulito e con una temperatura idonea a tale scopo. La pigiatura dell’uva andrà eseguita in un secchio, mescolando circa 10 litri di mostro con circa 3 grammi di lievito di birra. Questa mossa agevolerà in modo rapido il processo di fermentazione.
Sarà opportuno mescolare il tutto circa 2 volte al giorno. Una volta che il vino sarà diventato secco, si dovrà travasare il tutto in apposite bottiglie, servendosi di un colino o di uno scolapasta. L’importante sarà non far cadere bucce o altri residui all’interno delle bottiglie.
A questo punto, il processo richiede ancora alcune settimane. Per circa 7-8 giorni, infatti, i tappi delle varie bottiglie dovranno essere lasciati aperti leggermente, in modo tale che possa fuoriuscire l’anidride carbonica.
Passato questo periodo, inizieranno le settimane in cui si dovranno effettuare i travasi – ogni circa 15- 20 giorni, in modo tale da togliere ogni deposito che può accumularsi sul fondo. Quando il vino diventerà del tutto limpido – serviranno almeno tre travasi – sarà possibile consumare il proprio vino auto-prodotto. La conservazione di esso potrà essere fatta in frigo. Sarà opportuno consumare il tutto entro e non oltre i 6 mesi di tempo.