Il ragazzo disperso nel lago di Como è morto nella notte all’ospedale San Gerardo di Monza. Aveva soltanto 21 anni; è stato ripescato nel primo pomeriggio domenica dai vigili del fuoco nelle acque del lago presso il quale si era recato per rilassarsi qualche minuto.
Il giovane era di origine egiziana, residente a Milano, a seguito dell’incidente al lago, aveva riportato gravi danni neurologici. Era rimasto sott’acqua per una ventina di minuti.
Dopo la chiamata di soccorso, i soccorritori giunti in fretta sul posto lo avevano cercato, per poi trovarlo, ripescarlo a una profondità di ben 8 metri e portarlo in ospedale. Tutto questo è risultato totalmente inutile dato che alla fine non ce l’ha fatta.
Il giovane ragazzo era lì con gli amici per un po’ di relax ma le cose sono andate diversamente
Secondo quanto è stato raccontato dagli amici e dai conoscenti, era arrivato a Como insieme a degli amici, si era tuffato in acqua di fronte al Tempio Voltiano, ma dopo alcuni minuti non era ancora riemerso. Questa cosa ha fatto insospettire i presenti che hanno subito chiamato il 112 chiedendo aiuto.
Una volta arrivati i vigili del fuoco lo hanno cercato e recuperato. I soccorritori invece lo hanno rianimato più volte, poi lo hanno trasferito in elicottero a Monza, dove è deceduto.
Tanti gli incidenti che avvengono al lago di Como, in alcune zone l’acqua è inquinata
Purtroppo questi incidenti avvengono sempre più spesso. Anzi durante l’estate del 2023 sembrano essere più che ricorrenti. Proprio in quel punto del lago, nello specchio d’acqua del primo bacino si sono consumate diverse tragedie, adesso come nel corso degli ultimi anni.
Tutto ciò nonostante i cartelli scritti in 6 lingue avvisino della pericolosità della zona. I turisti si tuffano spesso nel lago, senza sapere però che l’acqua davanti alla città è inquinata e che nei pressi della foce del Cosia dove, al Tempio Voltiano c’è rischio elevato legato all’idrocuzione.