Un esemplare potrebbe essere alquanto pericoloso per la salute dell’uomo, in quanto è velenoso. A quale insetto ci riferiamo?
Con la primavera avviene il risveglio della natura. Dopo i lunghi mesi invernali, infatti, molte specie animali escono dal letargo e cominciano a farsi nuovamente “notare”. La stessa cosa avviene per le piante, per gli alberi e per i fiori. Sugli alberi ricominciano a essere presenti i frutti e i fiori sbocciano, in un tripudio di colori e profumi.
La natura è in ogni sua forma meravigliosa, ma alcuni esemplari della flora e della fauna possono presentare alcune celate minacce per l’uomo. Alcune piante, come la ginestra, la cicuta e l’oleandro, per esempio, possono essere altamente tossiche e velenose per noi.
Conoscere la natura, dunque, è fondamentale. Come tutti ben sappiamo, poi, anche alcuni animali e insetti possono far scattare l’allarme per la nostra incolumità. In alcuni casi, infatti, anche dei piccoli insetti dall’aspetto all’apparenza innocuo possono crearci dei grattacapi alla nostra salute.
Uno di questi insetti è velenoso ed è protagonista del nostro articolo. Esso è molto facile “incontrarlo” in primavera e, specialmente, nel mese di maggio, a ridosso dell’estate. Bisogna stare molto attenti, in modo tale da non venire mai incontro con il suo pericoloso veleno. Di quale esemplare parliamo? Ecco tutto quello che c’è da sapere a riguardo di questo esemplare che è velenoso.
È velenoso e può creare problemi per l’uomo: ecco i dettagli
Tutti gli animali, compresi gli insetti, hanno una loro importanza in natura. Sta all’uomo, quindi, rispettare e proteggere ogni esemplare vivente. L’insetto in questione, infatti, non attacca mai l’uomo. Per noi, però, potrebbe essere un problema toccarlo in alcuni casi specifici, in quanto velenoso.
Stiamo parlando del coleottero oleoso. Questo insetto è molto importante per tutto l’ecosistema ed è detto anche coleottero di maggio, dal momento che proprio in questo periodo dell’anno è presente con maggiore insistenza in natura. Il piccolo insetto in questione è spesso presente nelle vicinanze della nostra abitazione o, nel caso si possegga, in giardino.
Non è assolutamente pericoloso per la nostra incolumità, a patto di non infastidirlo e toccarlo. In questo caso, infatti, potrebbe rilasciare un pericoloso veleno, in grado di creare parecchi grattacapi all’essere umano.
Per prima cosa è molto importante riconoscerlo. La sua corazza nera e lucida è abbastanza caratteristica. Riconoscere questo insetto, quindi, è abbastanza semplice. Ti sarà sicuramente capitato più e più volte di imbatterti nel coleottero oleoso, senza avere alcun problema.
Se tocchi o entri in contatto con tale insetto, però, esso è in grado di rilasciare un potente veleno, dagli effetti abbastanza spiacevoli per l’uomo. Quali? Ecco tutto quello che c’è da sapere in merito.
Il veleno rilasciato dal coleottero oleoso: stati attento a non toccarlo
La sostanza velenosa rilasciata dal coleottero oleoso, nel caso in cui lo si dovesse toccare, è chiamata cantharidina. Nel caso in cui la nostra pelle dovesse essere toccata da questo veleno, potrebbero presentarsi vistosi arrossamenti, bolle e forte prurito.
La situazione potrebbe peggiorare, però, nel caso in cui tale veleno dovesse essere accidentalmente ingerito per bocca. A quel punto, infatti, potrebbero esserci problemi legati al vomito e alla nausea. In casi rari, però, si potrebbero addirittura registrare problemi respiratori e ulcere. Circostanze spiacevoli e assolutamente da evitare.
Il coleottero oleoso, come detto, ha una corazza nera e lucida ed è di dimensioni molto ridotte. Sapere com’è fatto e quanto possa essere pericoloso per la nostra salute il suo veleno, quindi, è molto importante, specie se il giardino dovesse spesso essere occupato da bambini.
Non toccare questo piccolo insetto, dunque, è fondamentale. Nel caso in cui si dovesse toccare involontariamente il coleottero oleoso, venendo a contatto con il suo veleno, non bisogna perdere tempo. Sarà opportuno procedere a un rigoroso lavaggio della zona interessata, in modo tale da prevenire rischi per la pelle o, almeno, ridurre il prurito, l’arrossamento o conseguenze peggiori.
Eliminare la cantharidina dalla pelle è fondamentale. Nel caso in cui si dovessero notare problemi alla pelle, agli occhi o sintomi ben peggiori, diventerà opportuno informare al più presto il proprio medico.
C’è una Regione specifica del nostro Paese, poi, che è maggiormente in pericolo per la diffusione del coleottero oleoso nel mese di maggio. Ci riferiamo alla Lombardia. A Milano e dintorni, infatti, la presenza di questo insetto è molto elevata. Conoscere l’insetto e le possibili conseguenze del suo veleno, dunque, è molto importante per i cittadini lombardi.