Ecco come contestare una multa per mancata esposizione del contrassegno invalidi

Se si prende una multa perché non è stato esposto sul cruscotto il contrassegno invalidi, si può provare a contestarla: ecco come fare.

Multa
Multa – Imilanesi.Nanopress.it

Le persone con disabilità possono usufruire del contrassegno di parcheggio per invalidi, noto anche come pass disabili. Si tratta di un contrassegno che le amministrazioni comunali italiane rilasciano ai soggetti che hanno una capacità motoria ridotta oppure sono non vedenti. Chiaramente per poter avere diritto al pass disabili occorre presentare presso il proprio Comune di residenza tutta la documentazione che accerta la disabilità. Con il contrassegno invalidi – che non è vincolato a un solo veicolo – il soggetto in questione può godere di tutte le facilitazioni riguardanti il parcheggio e la circolazione.

Contrassegno invalidi, se non lo esponi prendi la multa: come contestarla

Tuttavia, anche coloro che sono in possesso del pass disabili possono andare incontro a una contravvenzione. Le persone con disabilità possono infatti dimenticarsi di esporre il contrassegno invalidi sul parabrezza dopo aver parcheggiato l’auto in un posto riservato ai disabili, oppure dopo essere entrato in una ZTL (zona a traffico limitato, ndr) o aver percorso una corsia riservata ai mezzi pubblici.

Pass disabili
Pass disabili – Imilanesi.Nanopress.it

Per poter fare tutto questo bisogna infatti avere il pass disabili ben esposto sul cruscotto, così da consentire ai vigili urbani e alle telecamere di individuarlo. Solo in questo modo è possibile evitare la multa.

Cosa succede se invece ci dimentichiamo di esporre il pass disabili? In questo caso si va incontro a una multa, dato che per il vigile o la telecamera non sarà possibile accertare la disabilità del conducente.

Il disabile che è regolarmente in possesso del contrassegno invalidi ma si dimentica di esporlo sul cruscotto rischia una sanzione che va da 87 a 344 euro.

Eppure la multa per mancata esposizione del pass disabili può essere anche cancellata. Ad esempio, se il titolare del mezzo multato è l’accompagnatore della persona con disabilità, può riuscire a dimostrare che al momento dell’infrazione rilevata il disabile era presente all’interno del veicolo.

In altri casi può avvenire che altri Comuni diversi da quello di residenza effettuino multe per circolazione nelle zone a traffico limitato anche ai veicoli guidati effettivamente da disabili.

Su questo aspetto è intervenuta la Corte di Cassazione, che ha precisato che il disabile munito di pass disabili può circolare liberamente in tutte le Zone a Traffico Limitato del nostro Paese, senza alcuna comunicazione preventiva.

In arrivo il contrassegno unico europeo: cosa cambia

Sempre la Corte di Cassazione ha poi chiarito come deve comportarsi il Comune che rileva la mancata presenza del contrassegno invalidi sul cruscotto o in qualsiasi luogo dell’auto in cui possa risultare visibile.

Parcheggio per disabili
Parcheggio per disabili – Imilanesi.Nanopress.it

La Cassazione invita il Comune in questione ad accertare se si tratta di un’infrazione o meno, contattando il titolare del veicolo e verificando il possesso del pass disabili.

In questo modo il Comune può evitare di sanzionare persone che invece possono liberamente transitare nelle ZTL e sulle corsie preferenziali.

Fortunatamente molto presto verrà introdotto ovunque il Cude, sigla che sta a indicare il nuovo Contrassegno unico disabili europeo. Su questa piattaforma compariranno i dati di tutti coloro che sono in possesso del pass disabili e che possono quindi circolare liberamente nelle ZTL e sulle corsie preferenziali di tutta Italia.

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