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Cronaca

Elisa Roveda si avvale della facoltà di non rispondere: convalidato l’arresto

Dopo l’uccisione del suo piccolo luca, Elisa Roveda si avvale della facoltà di non rispondere e il gip convalida l’arresto.

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La 44enne Elisa Roveda, nella mattina di venerdì 14 luglio, ha strangolato il proprio piccolo nel letto matrimoniale. A scoprirlo la mamma di Elisa. Intorno alle 7.30 del mattina, dopo che il marito era uscito per andare al lavoro, la donna era rimasta sola con il figlioletto Luca.

Il tempo di percorrere un piccolo tratto di strada, 170 passi, ma la madre di Elisa non aveva fatto in tempo ad impedire alla figlia di compiere quel gesto estremo che non permetterà più a nessuno di giocare e ridere con Luca. Elisa, dopo il fatto, è stata subito ricoverata al reparto psichiatria dove si trova anche adesso.

Elisa, al momento dell’arrivo degli agenti delle forze dell’ordine, aveva confessato di avere ucciso il piccolo, strangolandolo nel letto matrimoniale. Da dopo il ricovero, però, non ha più voluto parlare con nessuno. Anche davanti al gip si è avvalsa della facoltà di non rispondere.

Subito dopo il fatto Elisa aveva confessato l’omicidio

Così è stato convalidato il suo arresto. Il suo avvocato, Gianfranco Ercolani, nella dichiarazione rilasciata, ha affermato che Elisa, al momento, non è in grado di dare alcuna risposta. Rimarrà ricoverata nel reparto di psichiatria del Policlinico San Matteo, dove è guardata a vista dal personale sanitario e la polizia penitenziaria e sottoposta a cure pesanti.

L’avvocato dell’accusata ha, inoltre, aggiunto che la prima preoccupazione nei confronti di Elisa è proprio quella di carattere medico. Le sue condizioni sono, infatti, preoccupanti. E’ necessario aspettare fino a quando Elisa sarà in grado di rispondere.
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I dottori ancora non sanno quando potrà essere dimessa. La donna era già in cura da un medico prima del fatto. Secondo il marito ed i genitori Elisa soffriva di depressione post partum. Viveva costantemente nella paura. Avevano, quindi, deciso di non lasciarla mai sola.
Gli inquirenti hanno, intanto, ascoltato la dottoressa che l’aveva in cura già da un mese e mezzo. Secondo il racconto dei parenti la dottoressa le aveva prescritto dei farmaci e delle punture. Ma non si spiegano come mai Elisa sia arrivata a compiere un gesto così estremo.

Elisa stava passando un momento difficile

Elisa e il marito stavano cercando di avere un figlio da molti anni. Dalla nascita del piccolo Luca, sempre secondo i parenti, vivevano solo per lui. Nell’ultimo periodo, però, Elisa stava attraversando un momento davvero difficile e le sue condizioni, invece di migliorare, peggioravano ogni giorno di più.
Un parente si chiede, a questo punto, come mai i medici avessero deciso di non ricoverarla subito, ma di lasciarla a casa con il suo bambino. Forse, sotto stretto controllo medico, sarebbe riuscita ad affrontare e superare la depressione in cui era caduta.
Published by
Liana Cinelli