Emergenza affitti a Milano: il capoluogo lombardo risulta essere una delle città più care in Italia. I prezzi per monolocali e bilocali sono arrivati alle stelle con rischio di morosità. Arriva una proposta per dare garanzie ai proprietari
Il comune in Italia dove gli affitti sono più cari è Milano. Per un monolocale fuori dalla zone centrale si arriva a sborsare anche più di mille euro al mese. Una stanza singola spesso costa circa 600 euro. Per un bilocale si sale ancora di più: non vi basterebbero 1.300 euro al mese.
Ciò comporta inevitabilmente una crisi del settore con inquilini che non possono permettersi di pagare tali cifre e che, inevitabilmente, incorrono in morosità nei confronti dei padroni di casa. Questo innesca un effetto a catena poiché gli stessi padroni a volte attendono anche anni che gli vengano corrisposti i soldi dovuti degli affitti arretrati, magari essenziali per il incrementare il proprio reddito.
L’assessore Pier Maran affronta l’emergenza affitti a Milano con una proposta per i proprietari privati. Questi ultimi, per evitare di rimanere invischiati in situazioni come quella descritta precedentemente, sempre più spesso decidono di affittare i propri immobili per limitati periodi di tempo solo per scopi turistici. Ricevono un introito senza il pericolo di avere inquilini morosi. Ciò significa entrare in un loop in cui gli affitti a lungo termine diventano sempre più cari.
La proposta è quella di predisporre canoni agevolati in cambio della garanzia di ricevere ogni mese l’affitto e le spese. Nei prossimi giorni verranno chiamati tutti i proprietari di case della Città Metropolitana di Milano che siano interessati ad affittare a canone concordato. In questo modo tra proprietario e ocatario subentrerebbe un soggetto “intermedio” che garantirà per il periodo contrattuale la certezza di ricevere affitto e spese.
Il compromesso sta nel portare avanti un canone concordato a prezzi calmierati. Tuttavia, si azzera il rischio di morosità per il proprietario e, allo stesso tempo, sarà possibile aumentare in modo significatico l’offerta di case.
Questa proposta rientra nel progetto “Case ai lavoratori”, il programma che assegna appartamenti di proprietà comunale (attualmente sfitti) a lavoratori che attestino un Isee pari o inferiore a 26mila euro annui. Gli inquilini si sobbarcheranno i costi della ristrutturazione (che sarà in parte dedotta dai costi della locazione agevolata), ma in questo modo verranno occupati 300 appartamenti a circa metà del prezzo di mercato nei quartieri Gallaratese, Niguarda e Barona. Si prevede di arrivare a destinare a tale scopo circa 2mila alloggi.