Evade dai domiciliari e si fa arrestare: “Non sopporto più mia moglie”

Un napoletano di 45 anni decide di evadere dai domiciliari e farsi arrestare piuttosto che continuare a convivere con la moglie.

Uomo in manette
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Nel corso di un matrimonio, i momenti di felicità sono naturalmente intervallati da fasi di tensione, durante le quali i coniugi si allontanano e la loro connessione si raffredda.

Questi cicli sono parte integrante del viaggio di ogni coppia, prima o poi. Tuttavia, quando il periodo di crisi appare senza fine, è probabile che le cause sottostanti risiedano in fattori molto più profondi e radicati.

Il caso in questione che coinvolge una coppia, però, è alquanto singolare e vale la pena raccontarlo.

Evade dai domiciliari perché non sopporta più la moglie

Con risvolti piuttosto singolari, un napoletano di 45 anni, da tempo residente in Lombardia, ha deliberatamente orchestrato il proprio arresto sfuggendo ai domiciliari.

Il suo ragionamento, secondo le presunte dichiarazioni rese alla polizia, era semplice ma sorprendente: preferiva i confini del carcere piuttosto che restare a casa con la moglie. Il fatto è avvenuto a Suzzara, in provincia di Mantova.

Secondo quanto riportato da La Gazzetta di Mantova, il fatto è avvenuto all’inizio di aprile. Il 45enne stava scontando una pena agli arresti domiciliari nella stessa abitazione che aveva condiviso con la moglie prima della loro separazione.

Auto carabinieri
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Inaspettatamente, la donna ha scelto di rientrare nell’abitazione mentre l’uomo era ancora agli arresti domiciliari.

La convivenza si è rivelata troppo opprimente per l’uomo, spingendolo a fuggire dai confini degli arresti domiciliari e cercare rifugio presso la vicina stazione di polizia.

La crescente tensione e i frequenti conflitti tra le due parti hanno contribuito alla sua decisione di evadere dai domiciliari.

Sconterà la condanna in carcere

In questa sorprendente svolta degli eventi, l’uomo si è trovato sotto processo per il reato di evasione.

Tuttavia, il giudice alla fine lo ha assolto da qualsiasi illecito, adducendo l’inconsistenza delle prove.

Inoltre, il giudice ha fatto un ulteriore passo avanti per soddisfare la richiesta dell’uomo, assicurandosi che avrebbe completato la sua condanna non con gli arresti domiciliari, ma all’interno dei confini di una struttura carceraria.

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