Evade dai domiciliari per uno spritz: denunciato un 32enne

Evade dai domiciliari per uno spritz: denunciato un trentaduenne. Un episodio che ha dell’incredibile e che nell’arco di poco tempo ha fatto il giro della zona di Seveso, dove si è verificato il fatto.

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 Un accadimento che è successo per la precisione nella giornata di ieri, ossia lunedì 19 giugno. In Brianza se ne sta parlando un po’ dappertutto, visto che si tratta di un fatto inusuale che ha sorpreso soprattutto i residenti del posto.

Evade dai domiciliari per uno spritz:  il racconto di quanto si è verificato a Seveso

Spesso accade che dopo una dura giornata di lavoro, si desideri godere di una serata di relax e allo stesso tempo divertente, gustando un delizioso aperitivo in un locale. Si tratta di un’abitudine che riguarda tanti italiani e che, solitamente, rientra nella normalità. Ma ciò ovviamente non vale quando tale azione viene effettuata da un evaso. Questo invece è ciò che è successo lunedì 19 giugno, quando nel tardo pomeriggio un 32enne che si trovava agli arresti domiciliari non si è assolutamente curato di ciò, andando in un locale per assaporare uno spritz.

A quel punto i carabinieri della zona hanno subito provveduto a denunciare in stato di libertà l’evaso in questione che risultava appunto agli arresti domiciliari a partire dal mese di marzo.

Un fermo che era avvenuto nei suoi confronti, dopo averlo individuato a Cantù con mezzo chilo di droga. Questo aveva portato al suo arresto, che l’uomo stava però trascorrendo in casa.

Fino a quando proprio come un comune cittadino, non ha deciso di ignorare i domiciliari per recarsi in un bar.

Gli uomini appartenenti all’Arma stavano eseguendo un servizio di pattugliamento, quando si sono recati proprio all’interno di quell’esercizio pubblico, così da svolgere un controllo del bar.

Pertanto hanno chiesto di vedere i documenti di due giovani clienti che si trovavano lì in quel momento.

La sconcertante scoperta

Una volta osservato i documenti d’identità della clientela seduta al bar, le guardie hanno inviato i dati al controllo della banca dati di tipo informatizzato. Quest’ultima ha quindi rivelato che uno dei due clienti si sarebbe dovuto trovare a casa, agli arresti a domicilio e quindi non doveva essere lì, dov’era.

Il 32enne, infatti, trovandosi in questa specifica condizione, si sarebbe potuto allontanare da casa unicamente per recarsi sul posto di lavoro. Per poi tornare subito nella sua abitazione, non potendo effettuare altre uscite al di fuori di quella, ossia l’unica ammessa per chi si trova ai domiciliari.

Quando i carabinieri l’hanno pizzicato in quel bar, gli hanno chiesto il motivo della sua presenza lì non ammessa dalla legge.

Tra l’altro l’accusato era tranquillamente seduto all’interno del locale, con un aperitivo in mano.

Aperitivo
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La sua spiegazione espressa ai carabinieri si è basata fondamentalmente su scuse inammissibili, per cercare di giustificare il fatto di trovarsi lì anziché nel suo appartamento.

Difatti inizialmente ha detto di aver perso l’autobus che solitamente prende per spostarsi quando deve andare a lavorare.

Ecco perché aveva deciso di entrare a bere un aperitivo al bar, mentre era in attesa dell’arrivo dell’autobus successivo.

Dopo la sua risposta, i militari gli hanno prontamente spiegato che lui, stando in una condizione di detenzione, non poteva lasciare per alcun motivo (a parte quello del lavoro) la sua casa. Almeno senza l’autorizzazione da parte del giudice che, comunque, di certo non gli avrebbe procurato un permesso solamente per recarsi a bere uno spritz!

Evade dai domiciliari per uno spritz: cosa è accaduto dopo all’evasore

Dalla spiegazione dei carabinieri fatta all’uomo, si capiva chiaramente che egli avrebbe dovuto trovarsi nel posto di lavoro in quel momento. Ciò in quanto non avendo il permesso citato poc’anzi dalle forze dell’ordine, lui non avrebbe dovuto trovarsi lì senza la dovuta autorizzazione.

In seguito a tali parole pronunciate dai militari, l’uomo ha pensato di riformulare la sua versione iniziale, per farla franca nel guaio in cui si era appena cacciato.

Perciò ha iniziato col dire che in realtà si trovava in quel posto per motivi prettamente lavorativi, visto che aveva un appuntamento di lavoro.

I carabinieri però non hanno minimamente creduto alle sue parole, infatti non si sono per niente fidati delle giustificazioni elencate dall’accusato.

Operazione dei carabinieri
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Pertanto non potendo trovare alcun genere di riscontro in relazione a eventuali provvedimenti presi in tal senso dalle autorità giudiziarie, i militari hanno deciso di denunciare l’uomo per reato di evasione.

Poi attenendosi alle disposizioni del magistrato di turno, i carabinieri hanno riportato il 32enne ai domiciliari, all’interno della sua abitazione posizionata a Figino Serenza.

Un altro caso simile a questo

Solo qualche mese fa i carabinieri sempre a Seveso avevano trovato un uomo agli arresti domiciliari in auto con la fidanzata. I due erano di ritorno dal bar dopo aver comprato un cornetto. Si parla di un uomo di 41 anni che è stato quindi messo in manette in seguito a tale vicenda.

I militari dopo aver controllato la sua casa e non avendolo trovato all’interno della stessa, si erano messi sulle sue tracce, perlustrando la zona circostante.

E infatti l’uomo era proprio lì e aveva acquistato delle brioche che poi ha mostrato alle forze dell’ordine.

Questo non è servito, però, per evitargli l’arresto per evasione e infatti i militari hanno provveduto a ricollocare l’uomo agli arresti domiciliari per attendere l’esito del processo.

Ricordiamo che sull’uomo vigeva una condanna di 14 mesi di reclusione per furto. Un furto che ha messo in atto nel 2012 presso l’Auchan. Proprio qui rubò ben 9 videogiochi e PlayStation.

L’uomo però, in passato,  era stato anche trovato alla guida in condizioni discutibili, poiché era sotto l’effetto di stupefacenti per non parlare di altri reati come risse, lesioni e altro.

 

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