Nella giornata di ieri, 23 marzo 2023, le Famiglie Arcobaleno milanesi hanno avuto modo di incontrare il prefetto Renato Saccone per parlare dello stop delle trascrizioni che non va a protezione dei figli e delle figlie delle coppie omogenitoriali.
I bambini, in qualità di minori, necessitano di qualcuno che si prenda cura di loro e che faccia rispettare i loro stessi diritti.
A parlare in sede, è stata Angela Diomede nonché referente delle Famiglie Arcobaleno, che durante l’incontro ha dichiarato di voler portare fino alla fine questa battaglia, perché il Parlamento prenda delle decisioni in merito.
Famiglie arcobaleno in sofferenza per la negazione di un diritto che appartiene a tutti quanti
Le famiglie arcobaleno, e non solo, ritengono e sottolineano il fatto che non è giusto che sia stata tolta la possibilità alle coppie omogenitoriali di trascrivere i figli perché in questo caso si tratta di un diritto di cui vengono privati senza un motivo. Cosa che non succede per le coppie tradizionali, composte da uomo e donna.
A conclusione dell’incontro, il prefetto andrà a riferire al ministro tutte le questioni che sono state sollevate dai genitori. Tutto questo, cercando di trovare un accordo o almeno un compromesso tra le parti. Per questo possiamo affermare che il tavolo di confronto rimane aperto fino a data da destinarsi.
Per cui si continuerà ad attenzionare il tema nella speranza di far rivalutare lo stop alle trascrizioni. La decisione presa dal Governo, oggi ha degli effetti importanti, negativi sulla vita di tutti. A soffrire sono i figli, le figlie, i genitori. Tutti quanti soffrono davanti a quest’opportunità ingiustamente negata. Le associazioni non possono permettere che tutto questo vada avanti, si tratta di un vero e proprio scempio inaccettabile nel 2023.
Le dichiarazioni del sindaco di Milano Giuseppe Sala dopo la notizia dello stop alle trascrizioni degli atti di nascita per le famiglie omogenitoriali
Ricordiamo che tutto questo ha avuto inizio il 15 maggio, quando è stato stabilito che i bambini, con due papà o due mamme, non potevano più essere registrati con gli atti di nascita, come sempre fatto. Sulla novità è subito intervenuto il sindaco di Milano Giuseppe Sala che ha parlato e parla ancora oggi di un passo indietro, sia dal punto di vista sociale, che dal punto di vista politico, qualcosa di cui vergognarsi.
Non è giusto che le coppie omogenitoriali debbano vivere, tutto questo. La registrazione quindi la firma dell’atto di nascita di un figlio o di una figlia, è un diritto che non può assolutamente essere negato a nessuno. Anzi tutti quanti dobbiamo godere di questi diritti, indistintamente. Per tutti questi motivi, il sindaco Sala ha annunciato, ancor prima dell’incontro dei rappresentati delle famiglie arcobaleno con il prefetto, di voler portare avanti la battaglia. Lo farà fino alla fine, anche a suo rischio e discapito.