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Ambiente

Febbre dengue nel bresciano, disinfestazione urgente dei focolai larvali

Un caso di febbre dengue nel comune di Nave, nel bresciano, ha portato il sindaco ad emettere un’ordinanza urgente.

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Il sindaco di Nave, Matteo Franzoni, ha emesso un’ordinanza urgente nella quale ha reso noto ai cittadini che l’ATS, azienda sanitaria territoriale, ha denunciato un caso di febbre dengue nel suo comune. Ha richiesto ai residenti di adottare tutte le misure necessarie per l’eliminazione dei focolai larvali.

Tra sabato e domenica notte, tra il 12 e il 13 di agosto, il comune dunque ha incaricato urgentemente una ditta specializzata per effettuare un intervento adulticida esterno, sul verde e sulle piante. I sintomi si sono presentati su un cittadino che era appena tornato dall’estero.

Si tratta di una malattia virale acuta, che viene trasmessa attraverso la puntura di una zanzara. L’agente patogeno è il virus dengue e porta all’aumento della temperatura corporea, a cui seguono cefalea e dolori attorno e dietro agli occhi.

Dolori muscolari ed articolari, con disturbi gastro intestinali, eruzioni cutanee, nausea e vomito. La trasmissione avviene con la puntura di una zanzara femmina infetta, appartenente al genere Aedes tra le quali vi è anche la così’ detta zanzara tigre, presente anche nelle nostre zone.

Non esistono cure specifiche

Non si trasmette direttamente da persona a persona. I sintomi tipici sono spesso assenti nei bambini. Non vi sono cure specifiche. Nel caso si possono attenuare i disturbi per la febbre alta ed i dolori su consiglio medico. La sua diffusione è dovuta alla presenza dell’insetto che ne è trasmettitore ma non portatore.

Per cui, la sua puntura deve avvenire su una persona infetta. La presenza di questo virus è soprattutto nelle aree tropicali o subtropicali come alcune zone dell’Asia, Africa, Cina, India e del Medioriente. Se ci troviamo in queste zone è meglio indossare pantaloni e maniche lunghe con repellenti per tenere lontani gli insetti.

Solo qualche giorno prima era stato segnalato dall’ATS un uomo affetto da febbre del Nilo, riscontrata su un soggetto a Remedello, nella Bassa Bresciana. Pare che i casi conosciuti in Italia siano sei, di cui tre in Lombardia.

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Il residente era positivo all’infezione da West Nile Virus a fine luglio. L’Istituto Zooprofilattico della Lombardia lo aveva confermato dopo aver effettuato le analisi del caso. Il paziente risultava, comunque, in buona salute e senza sintomi.

Questo virus si trasferisce con la puntura delle zanzare dall’animale all’uomo, e poi anche attraverso le trasfusione di sangue. La questione è emersa in seguito ad alcuni esami eseguiti tra i donatori di sangue dopo la rilevazione del virus in un gruppo di zanzare individuate a Remedello.

Alcuni accorgimenti per evitare che le zanzare si riproducano

E’ scattato così il monitoraggio disposto dal SSN, Sistema sanitario nazionale, sulle trasfusioni. Dalla pagina informativa dell’Istituto Superiore di Sanità risulta consigliata la prevenzione, che consiste nel tenere lontane le zanzare con i vari metodi presenti in commercio.

Proteggersi poi, anche mettendo zanzariere alle finestre. Cercare di evitare che questi insetti possano riprodursi facilmente, svuotando di frequente i sottovasi e tutti i recipienti che contengono acqua stagnante. Inoltre, cambiare spesso l’acqua nelle ciotole degli animali e fare attenzione anche alle piscinette dei bambini.

Published by
Liana Cinelli