Fiume, quel che riprende il drone spiazza perfino la scienza: la triste scoperta

La scoperta triste del fiume, che ha sorpreso persino la comunità scientifica è stata documentata dalle riprese, eseguite grazie ad un drone.

Immagini spiazzanti riprese da un drone
Immagini spiazzanti riprese da un drone – Imilanesi.Nanopress.it

A causa di un’ondata di caldo estremo che sta colpendo alcune zone interne dell’Australia, un vasto tratto di fiume è ora ostruito da centinaia di migliaia di pesci senza vita e in avanzato stato di decomposizione.

Incredibile moria di pesci sul fiume

Masse di pesci senza vita sono affiorate sulla banchina di Menindee per il secondo evento di moria di pesci in due settimane. L’evento sta suscitando preoccupazioni per il declino della qualità dell’acqua.

La maggior parte dei pesci che galleggiano in superficie sono carpe, dopo che la specie invasiva è esplosa durante le alluvioni. Ma le immagini della città dell’estremo ovest del Nuovo Galles del Sud mostrano che sono morti anche alcuni merluzzi del Murray, specie a rischio di estinzione e a crescita lenta.

Pesci morti
Pesci morti – imilanesi.nanopress.it

Sui social media sono stati pubblicati video che mostrano barche che navigano attraverso un’enorme quantità di pesci morti che hanno causato una vera e propria soffocazione dell’acqua, rendendo a malapena visibile la superficie sottostante.

Il governo del Nuovo Galles del Sud ha dichiarato che la morte dei pesci nel fiume Darling, vicino alla città di Menindee, è stata molto elevata, stimando la perdita di “milioni” di pesci, il che rappresenta la terza strage di massa che colpisce l’area dal 2018.

Si sta verificando un fenomeno di “muro di pesci morti” che si estende per decine di chilometri lungo il tratto del fiume Darling-Baaka, mentre le temperature nell’area dovrebbero raggiungere i 41°C.

Sono emersi i rapporti sull’uccisione di massa di pesci, con un numero di pesci senza vita, probabilmente nell’ordine di milioni. Secondo gli esperti, la decomposizione del pesce e le temperature elevate potrebbero causare un’ulteriore diminuzione dell’ossigeno nell’acqua nei prossimi giorni.

Nella regione, gli uccelli acquatici, soprattutto cormorani e nibbi, stanno cogliendo l’occasione per alimentarsi.

Bassi livelli di ossigeno

Il Dipartimento delle industrie primarie del NSW ha affermato che le uccisioni di pesci erano correlate a bassi livelli di ossigeno. Questo in quanto  le inondazioni estreme nella regione a gennaio si erano ritirate.

Quando le sostanze nutritive e la materia organica scorrevano nel fiume, questo estraeva ossigeno dall’acqua, con le attuali condizioni di caldo che peggioravano ulteriormente l’esaurimento dell’ossigeno, noto come ipossia.

Pesci morti per ipossia
Pesci morti per ipossia – imilanesi.nanopress.it

Il ministro dell’ambiente, Tanya Plibersek, si è detta “devastata” nel vedere le immagini dei pesci morti, descrivendo l’uccisione dei pesci come “tragica”. Inoltre ha affermato che si devono comprendere le cause di queste uccisioni per prevenirle al meglio, oltre che ripristinare le popolazioni ittiche indigene.

Nell’estate del 2018-19, lo stesso specchio d’acqua ha subito una serie di morie di massa di pesci, il che ha reso necessaria una revisione indipendente della situazione.

L’opinione scientifica

Il professor Fran Sheldon, membro del comitato di revisione e dell’Australian Rivers Institute della Griffith University, ha confermato la gravità dell’evento, spiegando che quando i pesci iniziano a decomporre, l’ossigeno nell’acqua diminuisce ulteriormente.

Moria di pesci nel fiume australiano
Moria di pesci nel fiume australiano – imilanesi.nanopress.it

Inoltre il prof. Fran Sheldon, ha aggiunto che il boom del numero di Bony Bream (pesce australiano), è stato un evento naturale. Tuttavia molti sarebbero morti comunque a causa della mancanza di cibo.

Durante le inondazioni, tutti i pesci hanno avuto la possibilità di riprodursi, tuttavia, alcuni come l’orata ossea, una specie di pesce d’acqua dolce australiano, erano maggiormente vulnerabili agli effetti della scarsità di ossigeno e avevano meno capacità rispetto ad altre specie come il merluzzo di Murray di trovare un’uscita.

Secondo Sheldon, il rilascio di acqua ambientale trattenuta a valle potrebbe aiutare a prevenire la diffusione di acqua di bassa qualità. Inoltre, i regolatori a monte dovrebbero prendere in considerazione la riduzione della quantità di acqua utilizzata per l’irrigazione, in modo da permettere al sistema di riprendersi.

In effetti, secondo quanto emerso, il comitato di revisione aveva raccomandato di apportare miglioramenti alle strategie operative. Questo in modo che le agenzie statali e federali potessero reagire più rapidamente a potenziali uccisioni di pesci. Tuttavia questo non sarebbe ancora avvenuto ha detta dell’uomo.

Fiume inondato di pesci morti, a rischio la comunità

Cate Faehrmann, deputata dei Verdi del NSW, ha affermato che l’uccisione di pesci rappresenta “una minaccia esistenziale” per la salute del fiume e la sicurezza idrica della comunità.

Inoltre la deputata ha affermato come questa sia da considerare una catastrofe. Questo indipendentemente dal fatto che si tratti di una conseguenza di inondazioni che si ritirano o di una cattiva gestione dell’acqua.

Incredibile moria di pesci sul fiume
Incredibile moria di pesci sul fiume – imilanesi.nanopress.it

Si è attribuita la causa delle morie di pesci precedenti a Menindee, una città situata a circa 12 ore di auto a ovest di Sydney, alla scarsità d’acqua nel fiume, causata da una lunga siccità, e alla diffusione di un’infestazione algale tossica che si è estesa per 40 chilometri.

Impostazioni privacy