Il Governatore della Regione Lombardia Fontana ha dichiarato che entro mercoledì verranno sciolti tutti i dubbi in merito ai nomi che comporranno la nuova giunta regionale.
La giunta della Regione Lombardia dovrebbe essere composta entro mercoledì. I primi nodi sembrano essere stati sciolti, anche se con qualche riserva.
“Sono stati superati i problemi iniziali relativi alla limitazione di alcune deleghe e alla definizione delle singole competenze”, ha dichiarato il Governatore Attilio Fontana alla fine dell’anno accademico di Humanitas.
“Il discorso dovrebbe chiudersi mercoledì”, ha aggiunto Fontana, “giorno in cui concluderemo le discussioni e sceglieremo finalmente i nomi migliori”. Sarà Roma la sede del vertice.
La questione sanità da sciogliere
Andando ad approfondire la questione inerente all’assessorato alla Sanità che, allo stato attuale, resta il nodo principale da sciogliere, poiché non si sa ancora se resterà tale oppure verrà diviso in welfare e sanità, Fontana ha dichiarato alcune cose interessanti.
“È una di quelle questioni su cui andranno fatte delle profonde riflessioni, poiché le motivazioni sono davvero tante e tutte positive e che si stanno muovendo verso una direzione, mentre altre in un’altra. Non ci sono contrapposizioni, dobbiamo soltanto scegliere la cosa più opportuna”.
Quali sono le intenzioni del Governatore?
Il nodo da sciogliere non è soltanto quello della sanità. Allo stato attuale non è ancora del tutto chiaro se il Governatore della Regione Lombardia manterrà la delega all’autonomia.
A chi potrebbe andare eventualmente l’incarico? Voci di corridoio parlano di un assessore tecnico, il quale riuscirebbe a partecipare a tutte le riunioni, almeno stando alle dichiarazioni di Fontana.
“Stiamo ragionando con grande serenità per cercare di individuare la soluzione migliore e più utile per far funzionare in modo adeguato la giunta”, ha concluso il Governatore.
Ricordiamo che Attilio Fontana ha vinto le elezioni a Governatore della Lombardia con il 54,67% dei voti, mentre il suo avversario Pierfrancesco Majorino del centrosinistra si è fermato al 33,9% di preferenze.