Fontana sceglie Guido Bertolaso come assessore al Welfare, dichiarando che lui è l’unica persona giusta e in grado di ricoprire il ruolo.
Le parole del neopresidente Attilio Fontana sono state chiare in merito. Il nodo dell’assessore alla sanità sembra essere stato sciolto almeno dal canto suo. Adesso rimane sciogliere quello di Fratelli d’Italia che a questo proposito potrebbe avere qualcosa da ridire.
Attilio Fontana viene riconfermato con il 55% di voti, molti di più rispetto a quelli del primo giro di elezioni. Il suo secondo mandato è iniziato già, così come potrebbe essere iniziato anche quello dell’ex assessore al Welfare Guido Bertolaso.
Nonostante Fontana sembrerebbe aver preso di già la sua decisione, sceglie di mettere le mani avanti e afferma che al momento è inutile anticipare qualcosa di cui non si è ancora parlato chiaramente, dato che ci sono molte cose da chiarire per esempio le distribuzioni dei posti e i posti vacanti.
Nel frattempo il diretto interessato dichiara di voler cogliere l’opportunità proposta da Fontana ma a delle condizioni precise. Fontana infatti vuole lavorare per meriti e per competenze, non tenendo conto di amicizie, favoritismi, rapporti personali e quant’altro.
Per cui sottolinea che qualora dovesse accettare di ricoprire questo ruolo per la seconda volta lo farebbe soltanto per gli interessi dei cittadini e null’altro. Se non dovessero essere rispettate le sue richieste, lui sarebbe pronto a fare un passo indietro e a rinunciare al tutto, senza problemi o pentimento.
A questo proposito non si può non mettere in conto che nonostante le volontà dichiarate da Fontana, Fratelli d’Italia possa avere da ridire e richiedere delle fette di torta da dividere con tutti gli altri partiti, compreso l’assessorato alla sanità.
Per cui aldilà delle indicazioni di Fontana, dei patti di Bertolaso, non è ancora detta l’ultima parola. Il nodo da sciogliere rimane sempre e comunque questo. Si aggiunge poi il fatto che al nome di Bertolaso potrebbero anche aggiungersene degli altri entro i prossimi giorni o le prossime settimane.
Quel che è certo è che bisognerà trovare l’accordo entro la fine del mese di marzo e che l’ultima parola rimarrà comunque quella di Attilio Fontana. Non rimane che attendere per scoprire tra quali mani è il futuro della sanità Lombarda.