Per alcune zone d’Italia è scattata l’allerta per possibili forti temporali e grandine rossa: occorre stare molto attenti.
Da qualche giorno praticamente tutta l’Italia è nella morsa del grande caldo, come ampiamente anticipato dalle previsioni meteorologiche che annunciavano l’arrivo dell’anticiclone africano. Stavolta il nome scelto per la tremenda ondata di calore che sta investendo il nostro Paese è Cerbero, proprio per ricordare la creatura della mitologia greca a guardia dell’ingresso degli Inferi. Le temperature hanno raggiunto picchi elevatissimi in molte zone del nostro Paese. In alcune regioni sono stati già toccati i fatidici quaranta gradi e stando alle ultime previsioni sembra che la prossima settimana il caldo potrebbe essere identico, se non addirittura più intenso.
Tuttavia, come sanno bene coloro che seguono con attenzione il clima, queste ondate di calore così intense e continue rischiano di provocare fenomeni atmosferici molto pericolosi.
Fin da prima dell’arrivo di Cerbero gli esperti climatologi hanno espresso il timore che l’anticiclone africano arrivi a scatenare anche precipitazioni molto forti.
La paura, infatti, è che già nelle prossime ore su alcune zone d’Italia si scatenino temporali, grandine e vento forte. Negli occhi di tutti ci sono ancora le immagini della devastazione provocata dal maltempo in Emilia Romagna, con l’alluvione che ha messo in ginocchio soprattutto il forlivese.
Per questo motivo è stata lanciata l’allerta per alcune zone ben precise del nostro Paese, così da prepararsi all’eventuale arrivo di temporali di grande intensità e altri fenomeni altrettanto pericolosi.
Non a caso il Dipartimento della Protezione Civile, assieme alle regioni coinvolte, ha diramato un avviso di condizioni meteorologiche avverse che potrebbero scatenare anche una serie di criticità, sia idrogeologiche che idrauliche.
La preoccupazione, come detto, è per la giornata di giovedì 13 luglio: l’allerta riguarda infatti buona parte del Nord. Sono infatti attesi fenomeni temporaleschi nelle prossime ore in molte zone del Settentrione, a cominciare dalla Lombardia, dove saranno interessate quasi tutte le province. Per questo è scattata l’allerta arancione.
Nel resto del Nord, invece, l’allerta è gialla, ma l’attenzione deve rimanere comunque molto elevata.
L’allerta gialla riguarda le regioni di Veneto, Liguria e Friuli Venezia Giulia, ma anche buona parte del Piemonte e dell’Emilia Romagna, fino ad arrivare alle Province Autonome di Trento e Bolzano.
Nel resto del Paese non dovrebbero verificarsi precipitazioni violente, ma come sempre in questi casi è meglio mantenersi prudenti.
Con l’allerta arancione è consigliabile evitare soprattutto le aree verdi e le zone alberate, .
Le forti precipitazioni e il vento potrebbero causare un grosso pericolo per l’incolumità della popolazione.
Basti pensare alla potenziale rottura di rami, anche di grandi dimensioni. In città è meglio non utilizzare i propri veicoli – auto o motorino – dato che le raffiche di vento possono far sbandare pericolosamente il mezzo. Inoltre, eventuali esondazioni potrebbero travolgere l’auto o lo scooter.
Sia con l’allerta arancione che con l’allerta gialla è inoltre consigliabile chiudere molto attentamente le porte delle cantine e dei garage. Infine, se sono in arrivo grandinate è meglio mettere al sicuro la propria auto.