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Economia e Lavoro

Fortunate queste donne italiane che possono andare in pensione 10 anni prima

Esistono due misure che permettono alle donne di andare in pensione 10 anni prima, a 57 anni, con 10 anni di anticipo. Ecco come si fa .

Donne in pensione in anticipo – Imilanesi.Nanopress.it

Andare in pensione con 10 anni di anticipo potrebbe non essere un sogno irrealizzabile per alcune donne italiane. Ci sono infatti due opzioni che consentirebbero di andare in pensione a 57 anni, con 20 di contributi. Si tratta di misure riservate a determinate categorie che devono soddisfare dei requisiti particolari per smettere di lavorare ben 10 anni prima dell’età prevista per la pensione di vecchiaia. Bisogna ricordare, infatti, che dal 2019 in Italia l’età pensionabile è salita da 66 anni e 7 mesi a 67, avendo versato 20 anni di contributi. Quali sono quindi le opzioni per anticipare la pensione di 10 anni

Pensione 10 anni prima a 57 anni con Quota 41

Con la nuova misura denominata Quota 41, andare in pensione prima dei 67 anni sarà possibile per tutti i lavoratori, a patto però che abbiano versato 41 anni di contributi. Quest’opzione quindi consentirebbe di andare in pensione a 57 anni, ma 20 anni di contributi non sarebbero abbastanza per potervi aderire. La Quota 41, infatti, si rivolge principalmente a lavoratori precoci, che abbiano iniziato a lavorare a 15 anni. In più, coloro che desiderano usufruire di questa opzione devono assistere da almeno 6 mesi un familiare con disabilità grave, essere invalidi civili almeno al 74% o aver svolto lavori usuranti. L’opzione Quota 41, quindi, non è praticabile per chi desidera andare in pensione a 57 anni con 20 anni di contributi

Pensione anticipata con Quota 41 – Imilanesi.it

Pensione anticipata per invalidi civili

L’opzione che renderebbe possibile per alcune donne andare in pensione 10 anni prima ha a che fare con la pensione anticipata per invalidi. Di questa misura possono usufruire, infatti, le donne che lavorano nel privato e sono state riconosciute come invalide civili almeno all’80%. Questa categoria di lavoratrici potrà smettere di lavorare a 56 anni, avendo versato almeno 20 anni di contributi

La pensione anticipata per invalidi civili, come anticipato, non spetta a lavoratrici autonome e a coloro che lavorano nel settore pubblico. Per quanto riguarda gli uomini, anche loro possono beneficiare di questo tipo di pensione anticipata, ma solo una volta raggiunti i 61 anni.  

Quanto si guadagna con la pensione anticipata per invalidi

A quanto ammonterebbe la cifra mensile da percepire con la pensione anticipata per invalidi civili?

Per comprenderlo, prendiamo l’esempio di una lavoratrice che ha percepito 30.000 lordi all’anno. In 20 anni di lavoro avrà maturato circa 198.000 euro di contributi. Per calcolare la cifra mensile che questa lavoratrice percepirà andando in pensione a 57 anni, dobbiamo tener conto del coefficiente di trasformazione in rendita o pensione. Si tratta di una grandezza che viene utilizzata per determinare a quanto ammonterà la pensione di un lavoratore ogni anno. Il coefficiente di trasformazione è una percentuale del montante contributivo che ogni lavoratore ha accumulato versando i contributi nel corso degli anni di carriera.

Contributi pensione anticipata – Imilanesi.it

Per una lavoratrice di 57 anni questo coefficiente ammonterà al 4,186%. Calcolando il 4,186% di 198.000, il totale di 20 anni di contributi, vediamo che in un anno la lavoratrice in questione percepirà una pensione di circa 8.300 euro lordi. Si tratta quindi di 640 euro mensili, cifra che purtroppo si trova al di sotto della soglia minima richiesta, che ammonta a 524 euro netti ogni mese. 

Pensione 10 anni prima con la RITA

La RITA è la rendita integrativa temporanea anticipata. Si tratta di un’opzione che permette di anticipare la pensione fino a 10 anni, ed è una buona alternativa alla pensione per invalidi civili. Come funziona?

La rendita integrativa mira a fornire al cittadino che smette di lavorare una rendita mensile fino a quando avrà raggiunto l’età per andare in pensione. Per accedere a questa misura, però, il lavoratore deve avere accesso a un fondo pensione, che si tratti di fondi negoziali, aperti o piani integrativi. La RITA infatti prende il denaro da erogare proprio da questi fondi

Quali sono i requisiti da soddisfare? Il lavoratore che desideri smettere di lavorare a 57 anni con 20 di contributi deve essere disoccupato o inoccupato almeno da 2 anni. Inoltre, deve percepire da almeno 5 anni una forma di pensione complementare a contribuzione fissa. Accedendo alla misura della RITA, il lavoratore percepirà la somma accumulata come se si trattasse di una rendita. Nel frattempo, maturerà i contributi per poter accedere alla pensione ordinaria. 

Pensione anticipata – Imilanesi.it

A quanto ammonta la pensione anticipata con la RITA

In base alle disposizioni indicate per chi aderisce alla RITA, è possibile riscattare il capitale accumulato nel fondo interamente o solo in parteIl lavoratore che sceglie di percepire l’intera somma, però, deve rinunciare alla pensione integrativa. Al contrario, coloro che scelgono di riscattare solo parte del fondo riceverà comunque una pensione integrativa da cui verrà detratta la somma riscattata.

Per comprendere meglio il concetto, se un lavoratore ha maturato un fondo di 50.000 euro percepirà ogni anno 5000 euro lordi, che si traducono in una rata RITA da 1250 euro ogni tre mesi. In più, la sua pensione ammonterà a 600-800 euro ogni mese, derivata dai 20 anni di contributi. 

Published by
Asia Paparella