Che fortuna per i pensionati nati in questi anni, a gennaio per loro ci saranno 408 euro in più sulla pensione. Ma a chi spetteranno questi soldi? Scopriamo quali pensionati riceveranno questa somma sul loro conto!
L’Inps ha previsto un aumento dal mese di gennaio per alcuni pensionati, ai quali spetteranno ben 408 euro in più sull’importo della pensione. Il cedolino sarà quindi più elevato per alcune categorie, quindi non per tutti, e bisogna capire a chi spetta questo aumento.
Anche coloro che percepiscono l’assegno sociale riceveranno un aumento sul cedolino della pensione, per cui anche per loro c’è la buona notizia che aumenterà l’importo. Alcuni pensionati possono quindi festeggiare con grande entusiasmo e fare tanti progetti grazie a questo aumento.
Ma come funzionano questi aumenti e a chi spettano esattamente? Come detto dall’Inps, nella circolare numero 135 è tutto spiegato alla perfezione, ma scopriamo di seguito quali sono le novità per i percettori della pensione sociale!
L’aumento riservato ad alcuni pensionati
Come detto prima, l’aumento spetta a coloro che percepiscono l’indennità della pensione sociale. A percepirla sono diversi cittadini italiani e stranieri che hanno redditi bassi e non stanno bene economicamente.
Costoro percepiscono questa pensione perché hanno fatto la richiesta ed è stata loro accettata perché rispondenti ai requisiti necessari per percepirla. L’assegno per intero, che è pari a 469,03 euro al mese, spetta a chi non ha un coniuge e non supera i 6.097,39 euro di reddito annuale.
Coloro che hanno un coniuge hanno diritto all’assegno se non superano i 12.194,78 euro di reddito annuale. Spetta invece la pensione ridotta a coloro che non hanno un coniuge e un reddito minore di quello della pensione annuale.
L’assegno spetta anche a chi ha un coniuge e un reddito incluso fra l’importo dell’assegno annuale e il doppio di esso. L’Inps ha specificato le novità per chi prende la pensione sociale nella circolare numero 135 del 22 dicembre 2022.
La pensione sociale sarà più alta
Nella circolare emanata l’INPS ha informato quindi i cittadini di aver messo fine alle attività riguardanti la rivalutazione delle pensioni e delle indennità percepite per l’assistenza, così da poter provvedere ad erogare i pagamenti nel nuovo anno.
Ha quindi chiarito nei dettagli le operazioni eseguite per rivalutare le pensioni su base annuale. Ricordiamo che la rivalutazione prevista nel nuovo anno è del 7,3%, il che vuol dire che ci sarà un sostanzioso incremento pe le pensioni.
L’ente ha pubblicato nella circolare le rivalutazioni effettuate e ha sottolineato anche che l’importo della pensione minima viene calcolato anche in base ai limiti di reddito previsti dalla legge. A cominciare da gennaio 2023 la pensione sociale, come già evidenziato dall’Inps, salirà di 503,27 e complessivamente il reddito annuale sarà pari a 6.542,51 euro.
Cosa succede se si possiedono redditi
Nel caso il titolare o il coniuge di chi percepisce la pensione sociale ha dei redditi, sarà diminuito l’importo della pensione. Nello specifico, coloro che non hanno un coniuge non dovranno avere un reddito annuale superiore a 6.542,51 euro.
Invece, coloro che hanno un coniuge e hanno redditi, questi non devono superare i 13.085,02 euro. Ricordiamo che per accedere alla pensione sociale bisogna aver raggiunto 67 anni di età. I cittadini che hanno i requisiti per inviare la richiesta possono farlo facendo domanda all’Inps online tramite l’apposito servizio riservato.
Un altro modo per inviare la domanda per la pensione sociale è telefonare al Contact Center componendo il numero 803 164. Il numero si può comporre gratuitamente da rete fissa, mentre per chi vuole telefonare da mobile può comporre il numero 06 164 164.
Infine, l’alternativa perfetta per chi desidera non occuparsi della procedura è quella di rivolgersi ai patronati e ai Caf che svolgeranno tutto l’iter per fare la domanda della pensione sociale. In questo modo si avrà la certezza di non aver fatto errori ed è la scelta ideale per chi non ha dimestichezza con le procedure online.