La cittadina di Ardesio, in provincia di Bergamo, è stata colpita qualche settimana fa da una frana provocata da una rottura di una condotta dell’Enel. Cosa farà l’azienda per provvedere ai danni causati
Ardesio, una cittadina in provincia di Bergamo, è stata sommersa da una valanga di acqua e fango nei primi giorni del corrente mese di aprile. Miracolosamente non sono stati registrati né morti, né feriti. Tuttavia, i danni sono stati ingenti. Durante le primissime fasi successive alla frana dieci persone sono state sfollate, trovando ricovero da amici e parenti. Altre 71, invece, sono rimaste temporaneamente isolate.
Ardesio: le responsabilità dell’Enel riguardo la frana di aprile 2023
La valanga di acqua e fango che ha minacciato Ardesio è stata provocata da una rottura di una condotta dell’Enel. L’ultima ispezione risaliva a pochi giorni prima della catastrofe, il 27 marzo; in quella circostanza non erano state evidenziate criticità di rilievo. Sono ben 15mila metri cubi di acqua quelli che hanno travolto la cittadina.
In merito all’accaduto si è tenuto un incontro a Palazzo Lombardia tra tra l’assessore a Enti locali, Montagna e Risorsa idrica Massimo Sertori e i vertici di Enel Green Power (secondo quanto riportato dalla redazione de Il Giorno). Presente anche il consigliere regionale bergamasco Roberto Anelli.
La discussione ha avuto come punto principale gli interventi di ripristino della zona coinvolta dalla frana. Tra gli argomenti toccati vi è stato anche il risarcimento dei danni ai privati. L’assessore Sertori ha dichiarato che Enel ha mostrato la piena disponibilità a risarcire le persone per i danni subiti, coprendo i costi del ripristino. La quantificazione dei danni e alla valutazione di agibilità degli stabili potrà essere effettuata al più presto, non appena i residenti di Ardesio consentiranno l’accesso per lo sgombero dei detriti nelle loro proprietà.
Sempre stando a quanto riferito dall’assessore Massimo Sertori, ci sono i presupposti giusti per giungere a un accordo amichevole con Enel che, inoltre, metterà in atto un’attività di iespezione sull’intero canale di adduzione per confermarne la stabilità. Infine, si lascia ai cittadini di Ardesio la libertà di tutelare i propri interessi nelle modalità che riterranno più opportune.