Sulla provinciale tra Cunardo e Grantola ieri pomeriggio si è verificata una frana a causa della quale un’auto si è ribaltata. Per questo la viabilità si è interrotta per tante ore e il traffico è stato dirottato verso un’altra direzione.
Lungo la provinciale 43, dei massi caduti sulla strada intorno alle 14:30 e hanno causato un incidente che ha coinvolto un uomo di 51 anni e la sua automobile.
Dopo la frana, è scattato l’allarme, sono intervenuti sul posto i vigili del fuoco, che hanno provato a mettere in sicurezza la zona in poche ore, con il supporto della polizia locale, dei Carabinieri e dei tecnici della provincia di Varese. Questi ultimi erano arrivati sul posto per verifiche e per la definizione dei lavori necessari a garantire la sicurezza della strada.
Sono stati attimi di paura per un’automobilista che percorrendo la strada verso Luino, all’improvviso si è ritrovato di fronte il materiale franoso che in qualche modo ha provato ad evitare. Procedendo a velocità ed avendo effettuato una manovra inadeguata purtroppo si è verificato lo sbandamento del mezzo che alla fine si è ribaltato.
Il 51enne è stato subito soccorso dagli operatori sanitari intervenuti pochi minuti dopo. Fortunatamente le conseguenze per lui non sono state gravi. All’ospedale infatti è arrivato in codice verde e se l’è cavata con qualche ferita, lieve e nulla di più. Il tratto stradale tra Grandola e Cunardo è stato comunque chiuso per le operazioni di sicurezza.
Gli automobilisti sono stati dirottati verso altri percorsi per raggiungere la Valcuvia e il luinese, stessa cosa per quanto riguarda gli autobus. Purtroppo questi sono non sono eventi rari per la zona. Le frane avvengono periodicamente. Nei mesi scorsi si era anche tenuto un tavolo in prefettura per parlare delle situazioni più preoccupanti, come la strada tra Luino e Zenna.
Una delle ultime frane a Luino, si è verificata il 5 gennaio, in via Creva, dove decine di famiglie sono state invitate a lasciare le proprie abitazioni nei palazzi a ridosso del muro. Ancora adesso le famiglie risultano essere sfollate. Tra l’altro non è in programma un loro rientro a casa nelle prossime settimane. La situazione a quanto pare peggiora ogni anno di più. Nonostante il problema si verifichi spesso durante il corso dell’anno, in qualsiasi stagione, nessuno corre ai ripari.