Franco Bernardo morto per asfissia: indagata la compagna

Franco Bernardo muore per asfissia: le indagini sulla morte dell’uomo sembrano concentrarsi su una persona in particolare, la sua compagna che è nel mirino della Procura.

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La morte dell’uomo è sopraggiunta per via di una forma di asfissia dovuta da un atto di strangolamento. Ecco come è morto in Moldavia Franco Bernardo. Ora le indagini sono rivolte in direzione della sua compagna di 56 anni. Questo è il risultato dell’autopsia eseguita sulla salma di Bernardo, attuata nella città di Como. Autopsia che ha fatto luce sulle reali cause della sua morte.

Franco Bernardo: la compagna nel mirino della Procura

In riferimento a quanto accaduto, la Procura moldava ha provveduto ad aprire un fascicolo per omicidio dovuto da negligenza. Le indagini si stanno concentrando in particolar modo verso la compagna dell’uomo e nei confronti di una parente.

Quando l’ex manutentore di alberghi è giunto in ospedale a Sorca in Moldavia, nel corso della notte tra il 31 maggio e il primo giugno, era già morto. Il 62enne comasco mostrava al collo dei particolari segni e lividi. Questi ultimi non coincidevano assolutamente con ciò che aveva raccontato la sua compagna di 56 anni. Difatti lei aveva raccontato che l’uomo si era sentito male dopo aver cenato, adducendo la colpa al consumo eccessivo di alcol.

Nel frattempo la Procura ha deciso di aprire un fascicolo a riguardo, ipotizzando un omicidio che si è messo in atto per una forma di negligenza. Conseguentemente avrebbe anche già provveduto a iscrivere nel registro degli indagati la donna che conviveva con Bernardo. Aggiungendo pure il nominativo di un’altra donna parente di lei.

L’incompatibilità della negligenza con l’esito dell’autopsia

La teoria inerente la forma di negligenza non appare per niente compatibile coi risultati ottenuti, grazie all’attuazione dell’autopsia.

Autopsia
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Quest’ultima è stata eseguita esattamente durante la scorsa settimana, nella struttura ospedaliera Sant’Anna della città di Como.

Giovanni Scola è l’anatomopatologo assegnato dalla Procura, il quale ha affermato con assoluta certezza che la morte di Bernardo è sopraggiunta per l’asfissia dovuta da un chiaro atto di soffocamento.

La notizia della morte del 62enne era arrivata alla ex moglie durante i primi giorni del mese di giugno. Difatti la voce di una donna che ancora non si è riusciti a identificare, ha dichiarato che Franco si era sentito male dopo aver mangiato. Aggiungendo che evidentemente il malore si basava sul fatto che avesse bevuto molto durante la cena.

Poi la voce femminile ha detto che per mandare la salma in Italia voleva una somma equivalente a 100mila euro.

In ogni caso già in quelle giornate la Procura del posto aveva iniziato le indagini, per capire cosa fosse realmente successo.

Le perplessità da parte degli inquirenti italiani sono tante, ecco perché si stanno attuando le indagini anche dall’Italia. Precisamente di questo caso se ne sta occupando la Procura di Roma. Infatti esistono svariati punti ancora oscuri che è importante chiarire, così da riuscire a trovare chi ha ucciso l’uomo.

Una svolta decisiva si potrà ottenere solo andando avanti con le ricerche e le indagini su entrambi i fronti, utili per ricostruire quanto successo e arrestare l’omicida.

Prima di tutto bisogna capire cosa ci facesse esattamente Bernardo a Sorca.

In base a quanto riferito dal 62enne che era in pensione, avrebbe detto di doversi recare in quel punto della Moldavia posto al confine con il territorio ucraino, per fare un cambio di automobile.

In quel modo avrebbe colto l’occasione per passare del tempo coi familiari della convivente, una sua ex collega 56enne alla quale aveva intestato una sua abitazione di Cerano Intelvi.

Concludendosi il tutto entro una settimana, visto che la donna aveva chiesto una settimana di ferie. Ma poi stranamente il 62enne è morto.

Chi era l’uomo morto in Moldavia

Cosa sappiamo sull’uomo morto strangolato? Si sa che era in pensione e che è vissuto nella città di Como. Era papà di un figlio avuto dalla sua ormai ex moglie e proprio in seguito alla separazione da lei, ha lasciato la città di Como per andare a convivere con la sua nuova fidanzata che era moldava.

L’uomo ha conosciuto la donna sul luogo di lavoro, presso un hotel. I due poi si sono trasferiti a Cerano Intelvi per poi andare in Moldavia, per andare a fare visita ai parenti  della donna e concedersi qualche giorno di vacanza. Una vacanza finita male, dal momento che qui è stato trovato morto.

Come detto è stata proprio la sua nuova compagna a dare la notizia ai familiari, parlando di un malore arrivato improvvisamente e di una richiesta di ben 100 mila euro per i motivi già detti.

Sarà proprio tale  richiesta a far sorgere i primi sospetti  alla famiglia dell’uomo che ha provveduto a richiedere l’intervento non solo di un legale, ma anche del consolato italiano. Ora non si aspetta altro che avere degli aggiornamenti su questo caso che presenta ancora tanti punti oscuri.

 

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