Fringe benefits, a chi spettano e come fare domanda

Fringe Benefit fino a €3000, ma non per tutti. Ecco cosa c’è da sapere, chi ha diritto a riceverli e come.

soldi e calcolatrice
soldi e calcolatrice – imilanesi.nanopress.it

Grazie al Decreto lavoro, varato proprio lo scorso 1 maggio, è stata alzata la soglia dei Fringe Benefit che spettano ai lavoratori fino a €3000.

L’intervento del governo Meloni ha causato tante polemiche, perché in qualche modo secondo i lavoratori ha creato la disparità, tra chi ha figli e chi non ne ha. Ecco in cosa consistono, chi ne ha diritto e come fare per riceverli.

A quanto si ha diritto con e senza figli a carico

Per quanto è vero che si possa arrivare a ricevere €3000 di benefit esentasse, la disparità tra chi ha figli e chi non ha, è evidente. Infatti ad arrivare fino a 3mila euro sono i dipendenti con figli a carico. Chi non ha figli ha diritto soltanto all’esenzione per i beni e ai servizi assegnati dal datore di lavoro, che hanno comunque un limite massimo di 258,23 euro e sono escluse le bollette.

bollette e rincari
bollette e rincari – imilanesi.nanopress.it

I Fringe Benefit per chi non lo sapesse sono delle retribuzioni non in denaro, quindi telefoni, computer, automobili e servizi a cui i dipendenti hanno diritto soltanto in base alla situazione familiare e ad altri requisiti. I titolari di redditi da lavoro dipendente possono beneficiarne soltanto se rientrano nei requisiti stabiliti dal decreto lavoro. Bisogna comunque specificare che non rientrano nei fringe benefit tutte le spese in ambito scolastico ovvero i viaggi di istruzione, i libri di testo o il pagamento di rette scolastiche. I Benefit si possono sfruttare per fare la spesa o per i buoni benzina e basta.

Il datore di lavoro non ha obblighi e non effettua controlli

Poi non ci sono obblighi da parte del datore di lavoro, per l’erogazione dei Fringe Benefit. Per cui la decisione è a discrezione dell’azienda, può scegliere di metterli a disposizione dei lavoratori come anche negarli, senza problemi. In caso di superamento del limite per l’erogazione dei Fringe Benefit,  questi concorrono alla formazione del reddito e quindi sono tassati.

Per quanto riguarda i dipendenti con figli, l’azienda non è tenuta a fare la verifica sulla presenza di eventuali figli a carico. Il lavoratore deve compilare una dichiarazione in cui afferma di rientrare nei requisiti necessari per accedere agli aiuti inserendo il codice fiscale dei figli.

Ovviamente gli aiuti dati alle famiglie dei lavoratori dipendenti hanno dei ritorni assolutamente positivi per le aziende che accettano di erogarli. I lavoratori risultano motivati al lavoro, quindi lavorano sotto meno stress e più volentieri. Per finire i Fringe Benefit vengono detassati alle aziende. Insomma si tratta di aiuti a 360 gradi.

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