Arrestata un’intera famiglia per furto ai danni dei turisti presenti alla Mille Miglia, la storica gara bresciana
Una banda famigliare, una madre con il figlio ed il proprio compagno. Un trio che ha agito più volte negli anni. Tra i loro colpi c’era stato anche il furto di un’Alfa Romeo d’epoca del valore di un milione di euro, che doveva partecipare alla storica gara automobilistica delle Mille Miglia.
Erano riusciti a rubarla ai due corridori olandesi, nell’estate del 2018, proprio alla vigilia della partenza. Ma per i ladri le cose andarono male perché la polizia, che era sulle loro tracce, riuscì a bloccarli ed arrestarli. La preziosa macchina fu restituita ai legittimi proprietari. Le forze dell’ordine li soprannominarono la banda del buco, per il loro modus operandi.
La banda del buco
Creavano delle voragini nei muri dei locali commerciali, per potere entrare a ripulirli. Si tratta di italiani di origine romena, residenti a Brescia, dove sono stati arrestati. Dopo essere usciti dal carcere, però, hanno ricominciato a delinquere. E sono ripartiti proprio da dove le forze dell’ordine li avevano fermati: la Mille Miglia.
Sono tornati ad agire nell’ambito della gara automobilistica del 2022, derubando svariati turisti stranieri. Questi alloggiavano in alberghi sul lago di Garda, sia nella parte bresciana che quella veronese. Qui shanno rubato una tavola da Flite board, munita di aliscafo elettrico, che permette di muoversi in acqua fino a 40 Km all’ora, del valore di circa 9mila euro.
Inoltre, utilizzando le macchine dell’assistenza, i componenti della gang sono riusciti ad introdursi anche nei settori riservati. Arrivati all’area dove avviene la punzonatura delle vetture, ossia il controllo per la verifica sull’originalità dei mezzi e quella sportiva, sui documenti dell’equipaggio, hanno sottratto l’attrezzatura fotografica di due operatori alle dipendenze di una scuderia in gara.
Anche in questo caso la refurtiva è stata ritrovata e restituita ai legittimi proprietari. Le forze dell’ordine hanno ripreso i ladri e li hanno riportati in prigione, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare. La squadra mobile ha potuto attribuire ai ladri almeno tre furti compiuti nel periodo tra maggio e giugno del 2022.
Per commettere i furti aprivano un varco nel muro
La tecnica è stata quella di aprire un varco nelle pareti dei negozi. Il primo colpo riguardava una rivendita di biciclette elettriche a Brescia, nella zona di Borgo Wuhrer. Dopo aver manomesso l’allarme hanno preso biciclette per un valore che ammontava circa ad alcune decine di migliaia di euro.
Poi il 27 maggio la banda è passata agli arredi e materiali dell’edilizia per poterli utilizzare arredare la loro casa. Gli agenti guidati dal dirigente Carmelo Alba, hanno ritenuto che, oltre il mobilio, avevano sottratto anche la cassaforte. A giugno, invece, i ladri sono passati agli arredi di bagni con sanitari.
Qui hanno trafugato vasche da bagno ed altro ancora. Il pubblico ministero Claudia Passalacqua li ha accusati di associazione a delinquere con il fine di compiere delitti contro il patrimonio, ricettazione e riciclaggio. Ipotesi confermate, poi, dal giudice per le indagini preliminari.