La Polizia di Monza ha arrestato due uomini originari della Georgia per i furti e le rapine commesse in diverse abitazioni. A tradire i due complici è stato un cappellino.
Dallo scorso anno la Polizia di Monza stava svolgendo delle indagini sui furti e le rapine che erano sempre più frequenti nel capoluogo della Brianza.
Tutto ha avuto inizio da un episodio in cui i ladri erano stati scoperti dal proprietario dell’abitazione e durante la fuga avevano perso un cappellino, una sorta di copri orecchie che ha permesso di estrarre il Dna. Ecco tutti i dettagli di questa operazione svolta con successo dalla polizia di Monza.
Dopo circa un anno di indagini, la Squadra Mobile della Questura di Monza e Brianza ha arrestato due uomini di 37 e 38 anni, con l’accusa di aver compiuto oltre una ventina di rapine e furti in diverse abitazioni situate fra la Lombardia e il Veneto.
In tutto il bottino delle rapine ammonta a circa centomila euro. I due uomini sono di nazionalità georgiana e non hanno fissa dimora, tuttavia è stato scoperto dalle indagini che hanno a Bari una base. Per una rapina fatta a Monza nel 2022 è stata denunciata anche una complice dei due arrestati.
La donna pare abbia preso parte anche a diversi furti commessi in varie case di svariate province fra cui Cremona, Varese, Padova, Treviso, Vicenza e Venezia.
Da circa un anno, come detto prima, la Squadra mobile aveva avviato le indagini che hanno portato all’arresto dei due uomini. A far scattare le indagini era stato il ritrovamento di un cappellino che uno dei rapinatori ha perso mentre era in fuga proprio quando è stato commesso il primo furto nel capoluogo della Brianza.
In quell’episodio il proprietario dell’abitazione aveva scoperto che in casa c’erano dei ladri e questi erano fuggiti per non farsi prendere. Nella fuga avevano avuto uno scontro con un poliziotto fuori servizio. Nel corso della colluttazione uno dei due malviventi aveva perso un copri orecchie e un cappellino.
Proprio il capellino è stato fatale per arrivare ai due complici, infatti da esso gli analisti sono stati davvero abili ad estrarre il Dna. In seguito, la polizia ha continuato a fare dei confronti fra il traffico telefonico e i luoghi dove avvenivano i furti.
Gli approfondimenti degli investigatori hanno quindi permesso di identificare i due cittadini georgiani, molto attivi nella perpetrazione di furti in appartamenti e specializzati in questo genere di reati. E’ stato anche appurato che i due scattavano spesso fotografie durante i sopralluoghi nei condomini dove poi compivano le rapine e si scambiavano le informazioni tramite messaggi.
Nel frattempo gli esperti del Gabinetto Regionale della Polizia Scientifica per la Lombardia hanno trovato riscontro tra il profilo di DNA di uno dei due sospettati con quello estratto dalle tracce biologiche rilevate dal paraorecchie sequestrato nel primo furto a Monza.
Grazie ad ulteriori accertamenti è stato possibile arrivare ai due georgiani e la polizia ha potuto procedere al loro arresto. La Procura della Repubblica di Monza ha richiesto e ottenuto dal G.I.P. del Tribunale l’emissione delle misure restrittive in carcere.