Come affrontare qualcuno che ci manipola tramite il gaslighting? Ecco la tecnica infallibile e più efficace in assoluto.
La vita non è come quella che si narra nelle favole. A volte anche le persone più vicine a noi, quelle che amiamo e di cui crediamo di non poter fare a meno, si rivelano essere tossiche. Quando ce ne accorgiamo inizia a crollare il nostro castello di carta, il castello che abbiamo creato mentalmente e che rappresenta la nostra stabilità emotiva. Crollano i pezzi uno ad uno, e ci chiediamo come possa essere possibile che quella persona così tanto vicina e indispensabile possa farci questo.
Tutte le nostre certezze e convinzioni iniziano a svanire, e resta solo la delusione e un profondo senso di tradimento. Nonostante questa orrenda sensazione di solitudine e dolore, l’importante è aver aperto gli occhi e capito con chi abbiamo a che fare. Tra le tecniche di manipolazione più diffuse c’è quella chiamata gaslighting, una delle più meschine in assoluto. Vediamo insieme in cosa consiste, come riconoscerla e come affrontarla.
Gaslighting è il termine che si utilizza per indicare una tecnica di manipolazione in particolare. Il suo nome deriva da un vecchio film anni ’40 chiamato “Gaslight“, ovvero “angoscia”. La trama di questo film è, appunto, molto angosciante: una donna diventa sempre più confusa e spaventata perché il marito compie su di lei un profondo lavoro di manipolazione, convincendola di esser impazzita. Il gaslighter è colui o colei che crea questa trappola incredibile, trappola pericolosa.
Chi cade in questa trappola inizia a diventare completamente succube del gaslighter, si crea una vera e propria dipendenza nei confronti di questo manipolatore. Il manipolatore riesce a creare questo rapporto di dipendenza grazie a delle tecniche che mette in atto inconsciamente o consciamente, fin quando la vittima perde totalmente fiducia in se stessa, ritenendo il manipolatore la persona migliore che ci sia.
Il gaslighter metterà in dubbio tutti i ricordi, le sensazioni e le percezioni fin quando a metterle in dubbio non sarà anche la vittima stessa. Agli occhi della vittima, il manipolatore è colui che tra i due possiede la ragione, colui che conosce la verità. Le frasi più utilizzate dai gaslighter sono, ad esempio, “non ricordi bene“, “non è andata così”, “non è quello che è realmente accaduto”, “stai solo esagerando, sei pazza/o“. Il manipolatore vuole distorcere la nostra realtà a suo favore.
Sfuggire da un gioco di manipolazione è qualcosa di estremamente difficile, ma solo se siamo ancora intrappolati nel suo “incantesimo”. Nel momento in cui riusciamo ad aprire gli occhi e a percepire la realtà delle cose, possiamo adottare una tecnica infallibile per sfuggire dalle sue grinfie e liberarci per sempre del gasligher. Come già specificato, il manipolatore che adotta questa tecnica punta sul farci perdere fiducia in noi stessi e nelle nostre percezioni.
Quel che dobbiamo fare quando ci rendiamo conto di chi abbiamo realmente davanti, è adottare una tecnica ben precisa per non ricascarci più. Dobbiamo mantenere una grandissima calma, fare respiri profondi e mantenere ben salda la fiducia che abbiamo in noi stessi e nelle nostre percezioni. L’unica verità assoluta risiede nelle nostre percezioni, non dobbiamo dimenticarlo quando provano a mettere questo in dubbio. Mai dimenticare ciò, e mai dimenticare di tracciare dei confini netti per impedire al manipolatore di cambiare nuovamente le nostre memorie e percezioni.