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Cronaca

Gasolio allungato, fate attenzione alla nuova truffa dei distributori

Attenzione ad una truffa del tutta nuova, una pratica scorretta portata avanti dai distributori di benzina.

Auto che fa il pieno- Imilanesi.nanopress.it

In gran parte dei distributori, il gasolio è stato miscelato in maniera illegale alla cherosene. Ma quanto vale questo inganno che ha causato il sequestro di milioni di euro?

Attenzione alla nuova truffa dei carburanti

A seguito della truffa dei contatori all’interno dei distributori di benzina, nel nostro Stato è giunto un nuovo pericolo che va ad ingannare ancora una volta tutti gli automobilisti.

Questo è ciò che è accaduto in decine di stazioni di servizio in numerose regioni , un qualcosa che ha colpito migliaia di automobilisti i quali sono finiti nella trappola di un vero e proprio gruppo criminale a livello internazionale.

Insomma, oltre al danno anche la beffa se si pensa al fatto che il carburante non ferma la sua rincorsa verso l’aumento.

Che cos’è la truffa del gasolio

Questa maxi frode è stata scovata dalla guardia di finanza di Rimini la quale ha scovato un’organizzazione criminale mettendo sotto indagine ben 46 persone per reati differenti.

Sequestro carburante- Imilanesi.nanopress.it

Coloro che sono finiti sotto indagine, andavano ad importare in maniera illegale 900.000 litri di kerosene in Italia il quale veniva sottratto da un oleodotto di una base Nato del Belgio.

In un deposito abusivo, la miscela rubata veniva unita al gasolio e all’olio rigenerato. Il prodotto finito veniva spacciato come diesel e venduto ai distributori.

In quali luoghi è stato distribuito il diesel fasullo

Il falso diesel è stato distribuito nei depositi di numerosi distributori divisi tra Campania, Lazio e Toscana. Non sono mancate delle segnalazioni provenienti anche da Abruzzo ed Umbria.

Fino ad oggi sono state circa 30 le stazioni di rifornimento controllate e in cui si è scoperta la presenza di questo gasolio contraffatto. Una situazione che è stata subito riportata alle autorità giudiziarie.

Per il momento, si stanno controllando anche tutti i danni che hanno subito le automobili su cui è stato inserito il carburante alterato.

Oltre ad essere accusati di vendere un diesel fasullo, coloro che sono finiti sotto inchiesta sono considerati responsabili anche di una richiesta illecita di finanziamenti pubblici del bando Feasr della Regione Umbria, un qualcosa fatto per ottenere 1,5 milioni di euro di sussidi nel settore agricolo.

Stazione di servizio- Imilanesi.nanopress.it

Una vicenda su cui è intervenuta anche la procura europea che si occupa di reati commessi contro gli interessi dell’Unione Europea. Le autorità hanno quindi sequestrato beni per un importo pari a 3 milioni di euro.

Secondo alcuni fonti di polizia, si viene a sapere che il gruppo criminale è responsabile di numerose intestazioni fittizie di società oltre che a tentata truffa verso lo Stato.
Non mancano poi anche altri reati ipotizzati tra cui frode verso gli esercizi del commercio, contrabbando internazionali gli oli minerali e ricettazione.

Published by
Marina Nardone