Una donna di 41 anni ha raccontato alle forze dell’ordine che si stanno occupando del caso, di essere stata vittima di violenze sessuali da parte dei due genitori affidatari per diversi anni. La vicenda lascia tutti senza parole, per la gravità dei fatti, inaudita e ingiustificabile.
I suoi genitori adesso sono accusati di riduzione in schiavitù della figlia e di violenze sia sessuali che psicologiche. La storia è il racconto di una vera e propria tragedia, ricca di abusi psicologici, violenze fisiche sessuali e riti satanici.
I carnefici sono proprio coloro che avrebbero dovuto difendere la figlia da qualsiasi situazione pericolosa e da chiunque. Invece non solo non se ne sono mai presi cura come avrebbero dovuto, ma l’hanno anche torturata, per anni.
Dopo mesi di indagini la procura di Milano è riuscita a chiudere la questione intanto allontanando i genitori dalla figlia. I due, tra il 2000 e il 2015 l’hanno costretta a subire abusi in casa, anche di gruppo, spesso persino durante messe nere e riti satanici. Delle indagini si è occupato il PM Stefano Ammendola della dda a partire dal mese di ottobre 2022. La procura adesso contesta le violenze psicologiche e sessuali che la donna avrebbe subito dal 2002 fino a qualche anno fa.
Da una di queste violenze, sarebbe addirittura nato un figlio. Dal 2005 la persona in questione sarebbe stata vittima di abusi che si sarebbero verificati durante le messe nere e i riti satanici. Ad avere abusato di lei sarebbero stati uomini di cui non conosce l’identità che indossavano tuniche bianche e cappucci. La donna racconta di uno studio di registrazione completamente insonorizzato e di un crocifisso capovolto, appeso.
La vittima durante le violenze sarebbe stata ferita con un coltello con il quale sarebbero state fatte delle incisioni sia sulle gambe, che sulla schiena. Poi sarebbe anche stata sottoposta a torture vere e proprie. Nel 2006 la donna racconta di essere riuscita a trovare la libertà, una volta scappata si era trasferita in un’altra regione.
I genitori però sono andati a riprenderla, sottoponendola ad altre violenze ancora. Poi racconta di essere stata chiusa in una intercapedine, di aver vissuto dentro una botola. Adesso ha 41 anni e viene assistita dal legale Rossi in Lombardia ed anche fuori dalla Lombardia. Gode del supporto psicologico. I suoi genitori negano le denunce a loro carico, affermando che si tratta soltanto di un’invenzione della donna. I PM dovranno fare luce sulla vicenda e prendere delle decisioni in merito.