E’ stato trovato il corpo di Giacomo Chiapparini sepolto sotto gli scaffali sui quali c’erano 25mila forme di Grana Padano.
Il tragico incidente è avvenuto nella serata di ieri, domenica 6 agosto. Intorno alle 21.00, il titolare Giacomo Chiapparini, si trovava all’interno del suo magazzino, in via Graffignana, a Romano di Lombardia. Un apposito macchinario stava spostando le 25mila forme di Grana Padano.
Il forte rumore proveninete dal magazzino ha insospettito un dipendente che è subito corso a vedere che cosa stava succedendo. Visti gli scaffali e le forme per terra, ha subito chiamato i soccorsi. Sul posto sono arrivate 21 squadre di vigili del fuoco, della centrale di Bergamo.
Raggiunti, poi da quelle del distaccamento di Dalmine, dei Volontari di Romano di Lombardia e di Treviglio. Sul posto sono arrivati anchegli agenti delle forze dell’ordine, una squadra USAR, una squadra speciale dei vigili del fuoco che si occupa di ritrovamenti, mandata da Areu.
Ritrovato il corpo dopo una notte di ricerche
Le ricerche sono continuate per tutta la notte fino a quando, stamattina, lunedì 7 agosto, poco dopo le 8.00, finalemente i vigili sono riusciti a recuperare il corpo della vittima. Gli agenti stanno ancora cercando di capire quanto successo. Dalle prime ricostruzioni sembra che uno scaffale abbia ceduto.
Si tratterebbe, quindi, di un cedimento strutturale non dovuto, però, al forte vento, ma a cause ancora in fase di accertamento. Si sarebbe, poi, trattato, di un effetto domino. Il cedimento di uno scaffale ha portato con sè tutti gli altri travolgendo il povero Giacomo che si trovava nel magazzino.
Giacomo Chiapparini, un uomo di 75 anni, aveva iniziato la sua avventura imprenditoriale nel 2006. Utilizzava il latte dei suoi animali. Il suo prodotto aveva ottenuto un enorme successo in tutto il mondo. Aveva saputo unire la sua passione per l’allevamento dei suoi animali alla qualità del suo formaggio.
Un’azienda a conduzione famigliare che vanta numeri importanti, ma per Chiapparrini era fondamentale mantenere viva la tradizione e il legame con il territorio. A testimoniare questo il nome stesso dell’azienda: “Azienda Agricola Chiapparini Giacomo”.
Il resto della famiglia lavorava insieme a lui da quando, da una piccola stalla si è arrivati oggi a grandi numeri ed importanti riconoscimenti. La figlia Mary si ocuupa della parte amministrativa e delle vendite, il fratello Tiziano si occupa, insieme ai figli Michael e Gabriel, dell’allevamento del bestiame.
Grana Padano, un prodotto a km zero
E, insieme alla moglie si occupava del caseificio e dei terreni. Sul sito dedicato all’azienda si legge la storia dell’azienda fatta di passione e dedizione. Ogni giorno si ottengono dalla mungitura cira 270 quintali di latte che servono, poi, per produrre 50 forme di Grana Padano.
In un anno la produzione arriva a 15mila forme. Era un uomo ed un imprenditore appassionato del suo lavoro. Conosciuto e stimato dai suoi concittadini che lo ricordano come una persona molto altruista. Aveva, infatti, dato lavoro a molte persone. Era particolarmente orgoglioso dei suoi animali, che curava giornalmente, e del suo formaggio, prodotto rigorosamente a km zero.