Aperta un’inchiesta a Monza per maltrattamenti sulle ex atlete di ginnastica ritmica, indagata anche la direttrice tecnica dell’Accademia a Desio.
La Procura di Monza ha aperto un’inchiesta dopo le dichiarazioni di due ex atlete, che praticavano ginnastica ritmica presso l’Accademia Internazionale di ginnastica di Desio.
Uno scandalo quello degli abusi nella ginnastica che va avanti da mesi e ora pare siano indagati due responsabili della struttura, tra cui la direttrice tecnica. Ecco tutte le novità sul caso scioccante riferito dalle due ragazze.
Maltrattamenti e abusi: la denuncia di due ginnaste
Due tecnici dell’Accademia di ginnastica ritmica di Desio sono indagati per abusi e comportamenti vessatori, attuati nei confronti di giovani atlete della scuola.
Si tratta di abusi sia fisici che psicologici, che due ex ginnaste hanno denunciato alla Procura di Monza, facendo partire le indagini poco più di un mese fa.
Le due ex atlete hanno ribadito ciò che i giornali e i media stavano già diffondendo: si parla di abusi psicologici verificatisi durante gli allenamenti, relativi al loro aspetto fisico e al controllo del peso.
Una situazione esasperante, dovuto a regole molto rigide, troppo per le ragazze che svolgevano l’attività delle ginnaste a livello agonistico.
La procura ha iniziato le indagini e ora sono indagate la direttrice tecnica dell’Accademia, sospesa dalla Federazione, insieme alla sua assistente.
Una situazione che sarà ancora lunga da risolvere, che segue le tante denunce che si sono susseguite in questi mesi, da parte di atlete e ex atlete che hanno subìto durante la loro carriera numerosi abusi.
Le parole del presidente della Federginnastica
Dopo la notizia delle indagini presso l’Accademia di Desio, il presidente della Federginnastica Gherardo Tecchi ha voluto ringraziare le ragazze che hanno deciso di denunciare.
Secondo lui, come riporta La Stampa, tutto questo ha permesso di aprire una riflessione profonda su come questo sport, la ginnastica ritmica, debba essere tutelato.
Il nostro obiettivo è dare alla ritmica un nuovo volto e fare in modo che i tecnici sappiano confrontarsi con i giovani. Bisogna lavorare sulla formazione
La verità deve uscire fuori, secondo Tecchi, per permettere a tutti gli atleti e le atlete che svolgono questo sport in maniera agonistica di vivere al meglio la loro vita sportiva.
Inoltre, l’associazione “ChangeTheGame” di Milano, che sostiene le ginnaste che hanno denunciato gli abusi, ha sottolineato come sia grave che i tecnici indagati non siano state sospese dalla Federazione.
Con una nota, l’associazione dichiara di avere fede nella giustizia, che le autorità dovranno portare alla luce per dare un segnale importante a tutti coloro che hanno deciso di parlare.
Il problema, come riportano i portavoce di “ChangeTheGame”, coinvolge un sistema molto ampio, non solo gli istruttori o le istruttrici, ma molte altre persone coinvolte che hanno reso normale questi comportamenti.
Le indagini a Monza vanno avanti, per ricostruire i fatti e per permettere poi alla Procura di poter prendere una decisione definitiva sui colpevoli.