Scende in campo anche Giovanni Storti per fermare l’abbattimento del glicine di piazzale Baiamonti a Milano. Il comico del trio Aldo, Giovanni e Giacomo ha pregato il sindaco di ascoltare i cittadini.
E’ accorato l’appello fatto dal comico Giovanni Storti al sindaco di Milano, per salvaguardare il glicine di Piazzale Baiamonti a Milano, considerato un simbolo dai cittadini. Il comico del trio Aldo, Giovanni e Giacomo è sceso in campo per protestare contro l’abbattimento dell’albero e impedire che al posto di esso venga realizzato un edificio progettato dallo studio tedesco Herzog & De Meuron. Per salvare il giardino è stata indetta una petizione che ha già raccolto 50mila firme.
Il comico Storti interviene per salvare l’albero
Giovanni Storti è intervenuto per salvare il glicine situato accanto al Circolo Combattenti e Reduci e vicino al Giardino comunitario Montello con un video che ha pubblicato sul suo canale Instagram. Nel video il comico milanese chiede al sindaco Beppe Sala di salvare l’albero, un simbolo per i cittadini, che da tanti anni sorge nel piazzale Baiamonti.
Anche l’associazione Giardini in Transito, oltre a vari comitati composti da cittadini, si sono mossi per salvare l’albero. Sulla piattaforma Change.org è stata attivata una raccolta firme indirizzata anche al sindaco Beppe Sala, già sottoscritta da 47.000 cittadini.
Al posto del glicine dovrebbe sorgere una costruzione
Il comico Giovanni Storti ha sottolineato nel video che la raccolta firme è stata sottoscritta da circa cinquantamila persone, che vogliono tutte la salvezza del glicine. Inoltre, l’attore ha anche ribadito che non è giusto aumentare il cemento in città, visto che al posto dell’albero dovrebbe sorgere una costruzione.
E’ invece necessario lasciare ai cittadini la facoltà di decidere cosa fare e al momento costoro vogliono solo salvaguardare l’albero. Purtroppo, mentre Storti ha pubblicato il video, i lavori per realizzare il cantiere sono già in corso, quindi è probabile che non serva a nulla.
Pare che al posto del glicine verrà realizzato un edificio uguale ma più piccolo di quello che dà su via Pasubio, dove verrà ospitato il nuovo Museo Nazionale della Resistenza.