Sta per arrivare la Festa del 2 giugno, a cui farà seguito il week-end. Quali sono gli eventi assolutamente da non perdere in Lombardia?
Il 2 giugno e il fine settimana successivo, la Lombardia ospita numerosi eventi imperdibili. Vediamo quali sono.
Ci sono molte attività all’aperto che si possono fare il 2 giugno. Un’immersione nella natura è altamente raccomandata poiché si possono avere molti benefici.
Una di queste attività è l’escursionismo sul Monte Barro, che si trova a 922 metri sul livello del mare nelle Prealpi lombarde.
Coloro che si sentono molto audaci, possono optare per il Resegone, che è ancora più alto (1.875 metri sul livello del mare).
Il 2 giugno, Festa della Repubblica, rappresenta una grande opportunità per esplorare le splendide città della Lombardia.
Molte di queste possono essere visitate a piedi in un giorno, che è un’opzione molto salutare e conveniente. La capitale del violino, Cremona, e l’affascinante città di Crema sono tra le mete imperdibili.
Altre città che vale la pena visitare includono il pittoresco Lago di Como, la città divisa di Bergamo e Mantova, nota per i Gonzaga.
Da oggi fino al 7 gennaio 2024, il Museo del Castello di Brescia ospita una mostra all’aperto che mette in risalto le sculture di animali realizzate da Davide Rivalta, noto artista bolognese.
La mostra è ambientata nei rigogliosi e suggestivi spazi verdi del Castello di Brescia e ricorda il Giardino Zoologico un tempo presente nella zona tra il 1912 e il 1988.
10 giornate partecipative che arrivano fino al 4 giugno, in cui si svolgerà un evento che accoglie persone di tutte le età.
L’evento sarà l’esplorazione ampia e completa della fotografia, comprendendo i suoi diversi aspetti e potenzialità.
Sede dell’evento sarà il Museo Nazionale della Fotografia di Brescia, dove è stata allestita la mostra “Deep Silent” dell’esperta e famosa fotografa Christy Lee Rogers. La sua seconda serie di lavori sarà esposta anche nei Chiostri dell’Università di via San Faustino.
Da qui al 4 giugno l’Accademia Carrara di Bergamo propone un percorso di circa 40 opere nella prima mostra in assoluto dedicata esclusivamente a Cecco del Caravaggio (1580-1630).
Cecco, al secolo Francesco Boneri, fu il più enigmatico degli allievi di Caravaggio. Non fu solo un suo discepolo, ma servì anche da modello per almeno sei dipinti del Merisi, tra cui “Davide e Golia” e “Amor Vincit Omnia”.