Negli ultimi giorni si sta parlando tantissimo della scelta fatta dal Comune di Bologna che vuole imporre ai veicoli il limite dei 30 chilometri orari da mantenere viaggiando in città.
La maggioranza degli italiani ovvero il 51% di loro, accetta e appoggia l’idea nella speranza che questo limite possa portare risultati positivi nel settore dei trasporti. Per esempio viaggiare in sicurezza e meno incidenti mortali e non.
Si sta discutendo anche della transizione ecologica, che è uno degli argomenti più caldi in assoluto non soltanto in Italia ma nel mondo. Bruxelles spinge gli Stati Ue a prendere delle misure adeguate al miglioramento del quadro ambientale che risulta essere sempre più compromesso.
Gli italiani hanno avvertito la necessità di un cambio di passo, infatti a riscontro di ciò, il 63% degli intervistati dichiara che la transizione ecologica è la risposta necessaria per risolvere la crisi climatica devastante, Il 25% la definisce come una manovra ideologica, la restante parte tutto il contrario.
Insomma a sostegno della transizione ecologica risultano essere gli elettori del Pd (81%) e del MoVimento Cinque Stelle (70%). Il 56% degli intervistati votanti Fratelli d’Italia e il 59% dei sostenitori degli altri partiti di centrodestra appoggiano l’idea e la ritengono importante, fondamentale.
La maggioranza degli italiani (51%) pensa che la transizione ecologica possa essere una grossa opportunità per l’industria. Il 32% pensa che sia un’occasione incredibile, perché permette per esempio di investire nell’innovazione. Il 19% invece la vede come un modo per creare tanti nuovi posti di lavoro che purtroppo in Italia mancano. Il 21% degli intervistati pensa anche che le imprese non siano pronte e quindi anche dando il via alla transizione, questa non possa portare nulla di nuovo. Il 15% ritiene inoltre che le misure previste andranno a favorire più che altro altri Paesi, ma certamente non l’Italia.
Il 45% di chi ha partecipato al sondaggio pensa anche che le scadenze imposte dall’Ue siano troppo vicine tra loro, alcuni le ritengono corrette, altri lontane nel tempo. Ad ogni modo scendendo nel dettaglio si pensa ad imporre il divieto di vendita su tutte le auto a combustione già a partire dal 2035. Il 45% degli italiani pensa che la scadenza sia troppo vicina, in poche parole in questo modo e con questi tempi i cittadini non avrebbero nemmeno il tempo di adeguarsi. Il 27% pensa che i tempi previsti siano corretti. Per il 19% il 2035 è addirittura troppo lontano, quindi il provvedimento in questo caso non basterebbe per proteggere l’ambiente e quindi metterlo in salvo.
Il supporto più forte per la misura viene ancora una volta dagli elettori del Pd (44%) e dei Cinque Stelle 31%, per adesso il 48% non è disposto a spendere di più per acquistare un modello elettrico rispetto ad un vecchio modello, quindi per esempio uno a benzina. Soltanto il 4% di coloro che pensano la transizioni sia inevitabile, spenderebbe dai 5mila euro in più per degli acquisti non inquinanti per l’ambiente. Il 24% spenderebbe addirittura oltre mille euro in più, il 16% potrebbe spendere tra i mille e i 5mila euro aggiuntivi.