Gli sfortunati che resteranno esclusi dall’aumento in busta paga: chi sarebbero

Esclusi dall’aumento in busta paga: ecco chi saranno gli sfortunati e quindi coloro che saranno esclusi da tale aumento. Tutto quello che c’è da sapere a tal proposito. I dettagli che riguardano questo nuovo taglio li trovate nel corso dell’articolo in aggiunta ad altre informazioni preziose che bisogna conoscere.

aumento in busta paga
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Ci saranno delle specifiche categorie di lavoratori che, a causa del cuneo fiscale, non potranno beneficiare dell’incremento di stipendio. Ma esattamente di chi si tratta? Iniziamo con il dire che si parla di un aumento di stipendio dovuto dal nuovo taglio riguardante appunto il cuneo fiscale, stabilito dall’attuale Governo Meloni. Ma ciò corrisponderà unicamente a una certa tipologia di lavoratori. I dettagli li troverete nelle prossime righe.

Esclusi dall’aumento in busta paga: l’incremento di stipendio fissato per questi lavoratori

Come accennato poco fa si sta parlando di un’esclusione e quindi di alcuni sfortunati che non potranno beneficiare di qualcosa in particolare. Di cosa parliamo? Di un taglio. Ma cerchiamo di capire meglio.

Sembra che attraverso il decreto lavorativo più recente, il Governo della Meloni abbia deciso di approvare questo nuovo taglio. Quest’ultimo si basa fondamentalmente su una particolare riduzione inerente il settore contributivo, basata sul 6/7% che potrà variare a seconda del reddito annuo nella versione lorda.

Calcoli reddito
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Certamente quello attuale si differenzia dal taglio associato alla legge di Bilancio del precedente Governo Draghi. Difatti dal punto di vista delle percentuali il taglio risulterà più che doppio.

Tutto ciò corrisponderà in pratica a un netto aumento nella busta paga, che riguarderà milioni di lavoratori.

Questo vantaggio inizierà nel mese di luglio della prossima estate e durerà fino al mese di dicembre del 2023.

L’aumento sarà equivalente a una cifra massima di 61 euro netti. Ma tale somma aggiuntiva non sarà per tutti, poiché determinati settori di lavoratori risulteranno esclusi in modo automatico dal taglio.

Dunque un aspetto importante da sottolineare è che questa busta paga più ricca giungerà soltanto a quei lavoratori di tipo dipendente.

Esclusi dall’aumento in busta paga: chi non potrà ricevere l’incremento e per quale motivazione

La riduzione che andrà a verificarsi sulla ritenuta di tipo contributivo, nella sezione a carico del lavoratore, coinvolgerà soltanto alcune categorie di dipendenti.

Pertanto coloro che rientrano tra i lavoratori con partite Iva, occasionali e cococo, quelli di tipo autonomo e domestici, non potranno beneficiare dell’aumento di stipendio previsto invece per altri tipi di lavoratori.

Stipendio
Stipendio-Imilanesi.it

Quindi non tutti i dipendenti sono inclusi tra quelli che avranno diritto a una busta paga più sostanziosa, tenendo presente che dipende dalla tipologia della fascia di reddito.

Dunque chi ha un guadagno superiore a 35mila euro annuali, avrà uno stipendio senza alcuna variazione per tutto il resto dell’anno.

Di quanto sarà l’aumento: vediamo i dettagli qui di seguito

In riferimento all’aumento che avverrà nelle buste paga di alcuni dipendenti, chi tra questi avrà un guadagno corrispondente a una cifra minore di 35mila euro lordi all’anno, potrà ottenere il taglio del cuneo a partire dal mese di luglio.

Grazie a questo cambiamento, tale categoria di dipendenti potrà usufruire di un aumento di stipendio iniziando dal prossimo periodo estivo.

In base ai punti aggiuntivi fissati dal Governo, si potrà così giungere a una forma di taglio cumulata del 7% per chi dispone di una cifra minore a 25mila euro. Invece ci sarà i 6% per quei lavoratori che rientrano tra i 25mila e i 35mila.

Approssimativamente ci si potrà regolare tramite un apposito schema riguardante proprio questa tipologia di aumenti, con un inizio previsto per il primo giorno di luglio.

Quindi per quanto concerne un reddito equivalente a 10mila euro, l’incremento risulterà di 24 euro netti. Si continua con un reddito di 15mila euro, che riceverà un aumento corrispondente a 36 euro netti.

Poi si potranno avere 41 euro netti in più, in caso di un reddito di 20mila euro. Un’aggiunta di 51 euro al netto andrà a coloro che hanno un reddito di 25mila euro.

Infine un reddito di 30mila euro avrà un incremento netto di 54 euro e un reddito di 35mila euro potrà ricevere un aumento di 61 euro sempre al netto. Ma cosa si intende precisamente quando si parla di cuneo fiscale?

La definizione corretta associata la cuneo di tipo fiscale: cosa possiamo dire a tal proposito

Nel momento in cui si riceve il cedolino della paga, puntualmente ogni mese il lavoratore nota delle differenze tra il lordo e il netto. Difatti per esempio su una paga lorda equivalente a 1.850 euro, spesso il netto può calare a una cifra di circa 1300 euro.

Busta paga
Busta paga-Imilanesi.it

Perciò la differenza che si individua tra lo stipendio lordo e quello netto è il cuneo fiscale.

In pratica si tratta della quota delle imposte in ambito lavorativo, come quelle dirette e indirette.

Esattamente si tratta di un peso che viene suddiviso tra il datore di lavoro e il lavoratore. Per quest’ultimo la quota riguardante il cuneo è la differenza che risulta presente tra il guadagno lordo e netto in ambito lavorativo.

Ne consegue che più risulta bassa la percentuale del cuneo applicato, più automaticamente il lordo dello stipendio si accosterà a quello netto.

Ecco dunque che il taglio attinente il cuneo fiscale diventa poi una forma di incremento delle buste paga di alcuni lavoratori.

Questi ultimi potranno beneficiare di quello che equivale a un importante aiuto economico, ancor di più in questo periodo di forte crisi dovuta dai continui aumenti e dall’inflazione.

Così da riuscire a tirare un sospiro di sollievo, grazie a quest’aggiunta che ci sarà nelle loro buste paga a partire da luglio.

Dunque sulla base di quello che è stato detto sinora è chiaro che alcuni saranno esclusi da tale aumento: un aumento che, come detto, equivale a una cifra massima di 61 euro netti. Una somma questa però che non toccherà a tutti, poiché determinati settori di lavoratori non sono inclusi  e nello specifico abbiamo visto di cosa si sta parlando.

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