Alcuni affermano che quest’anno il Gran Premio di Monza sia a forte rischio. A rispondere al quesito è intervenuto l’ex pilota Davide Valsecchi.
Il Gran Premio di Monza è una gara di Formula 1 che si svolge ogni anno presso l’autodromo nazionale di Monza, in Italia.
È uno dei più antichi e prestigiosi Gran Premi di Formula 1, essendo stato disputato per la prima volta nel 1921.
La gara si svolge solitamente a settembre, come parte del calendario della Formula 1, ed è una delle tappe più attese del campionato.
L’autodromo di Monza è uno dei circuiti più veloci e iconici del mondo, noto per le sue lunghe rettilinei e per la famosa curva Parabolica.
La pista è lunga poco più di 5,7 km e i piloti raggiungono velocità massime di oltre 350 km/h.
Il Gran Premio di Monza è stato vinto da molti dei più grandi piloti della storia della Formula 1, tra cui Michael Schumacher, Ayrton Senna, Juan Manuel Fangio, Alberto Ascari e Niki Lauda.
Adesso, però, ci sono delle questioni urgenti da risolvere, prima che possano mettere a rischio lo svolgimento del Gran Premio quest’anno.
Nonostante le sue imperfezioni, Monza rimane una pista sacra agli occhi di molti, incluso l’ex pilota di F1 e attuale commentatore di Sky, Davide Valsecchi.
“Credo fermamente che questo tempio della velocità sia indispensabile per la Formula 1”, ha dichiarato Valsecchi. “Alcuni circuiti europei sono imperdibili e necessari per il Mondiale”.
Ma il circuito di Monza è davvero così disastrato? “Sebbene ci sia sicuramente spazio per miglioramenti in termini di accoglienza del pubblico, servizi igienici e altri eventi collaterali, la pista stessa è unica”, ha commentato l’ex pilota.
“Il parco che lo circonda offre molto spazio, rendendolo un luogo eccezionale. Anche se potrebbe non essere fattibile per tutti, è un lusso che vale la pena provare”.
La verità della questione probabilmente sta come sempre nel mezzo. Mentre Monza è obbligata a fornire un sistema di alta qualità adatto alla Formula 1, sarebbe ingiusto confrontare il GP d’Italia con eventi in altri paesi, come l’Arabia o l’Azerbaijan, dove meno spettatori richiedono tribune più piccole.
Il GP di Miami è invece uno spettacolo impressionante, ma va ricordato che la pista si trova nel parcheggio di uno stadio.
“Il nostro obiettivo dovrebbe essere quello di dimostrare il nostro impegno, prevenire i problemi che ci hanno afflitto durante la Fan Zone dello scorso anno e dimostrare che possiamo offrire un evento eccezionale senza fare affidamento sui soldi del petrolio”, ha affermato Valsecchi. “Dobbiamo assicurarci che sia in pista che fuori lo spettacolo sia sempre di prim’ordine”.