La Guardia di Finanza ha sequestrato a Ponte Chiasso quasi 900 unità di carico (o colli) provenienti dalla Cina e trasportati su un camion lituano diretto nel nostro Paese. Si sono riscontrate violazioni plurime
L’individuazione di merce sprovvista del marchio CE proveniente in Italia è un problema che interessa il commercio e la sicurezza dei consumatori. Esso è obbligatorio per la commercializzazione di molti prodotti nell’Unione Europea, e attesta che rispondano ai requisiti di sicurezza, salute e protezione dell’ambiente previsti dalla legge.
Purtroppo, spesso si verificano casi di merce sospetta che viene immessa sul mercato, anche illegalmente. Questi prodotti possono provenire da paesi extra europei ma anche essere realizzati all’interno dei nostri confini in maniera illecita. L’individuazione di merce sprovvista del marchio CE rappresenta una sfida importante per le autorità competenti. È fondamentale che gli enti preposti effettuino controlli mirati e adottino le misure necessarie per impedire la commercializzazione di articoli non conformi. Gli acquirenti, a loro volta, devono essere consapevoli dei rischi associati all’acquisto di prodotti sprovvisti del marchio CE e segnalare eventuali irregolarità alle forze dell’ordine.
Gli agenti della Guardia di Finanza in sinergia con i funzionari dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli della Sezione Operativa Territoriale (SOT) di Ponte Chiasso, nelle scorse ore hanno sequestrato la bellezza di 866 colli di merce. Le unità di carico erano trasportate su un camion lituano che proveniva dalla Svizzera. I prodotti contenuti, invece, a quanto pare, giungono dalla Cina.
Secondo quanto riportato dalla redazione de Il Giorno e Varese News, i colli in questione contenevano tipologia di merce diversa. Si va da oggetti di igiene o da toilette, vasche per il bagnetto dei neonati, giocattoli box per bambini, cuscini, lettini e apparecchiature massaggianti, mobili in metallo, parti di aspirapolvere, attrezzature sportive, eccetera.
Sembrerebbe che la documentazione di accompagnamento presentata in Dogana riguardo i prodotti sopra citati fosse incompleta. Tra le irregolarità più evidente vi era l’omessa marcatura CE e relativa dichiarazione di conformità.
Per questo motivo, la Guardia di Finanza ha sequestrato tutto il carico denunciando l’accaduto alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Como, in seguito agli accertamenti eseguiti anche dal Ministero dello Sviluppo Economico e della locale Camera di Commercio.