I cittadini milanesi, nella giornata di lunedì 3 luglio si sono incontrati davanti a Palazzo Marino e lì hanno dato il via ad una protesta contro il taglio della linea 73.
I milanesi di ogni età si rivoltano contro la riduzione delle fermate della linea dell’autobus. Il servizio messo a disposizione dei passeggeri con la linea 73 è utile da anni, perché ad usufruirne sono centinaia di viaggiatori di qualunque età.
Il taglio è stato deciso in occasione dell’apertura della M4 che da adesso arriva fino a San Babila. In consiglio comunale, in questi giorni intanto si sta discutendo su una mozione della Lega proprio sulla questione eliminazione della linea. Per cui non è da escludere la possibilità che arrivino delle notizie in merito nelle prossime ore.
A seguito dell’apertura delle nuove fermate della linea ‘blu’, la linea 73 è stato stabilito che rimarrà attiva soltanto tra Linate aeroporto e San Felicino perché per il resto delle tratte, secondo i tecnici, sarebbe inutile. In realtà, come afferma il consigliere comunale di Europa verde, Carlo Monguzzi, questo taglio va a danneggiare decine di migliaia di persone. Ma di questo probabilmente a nessuno interessa davvero.
Nella tratta 22 marzo-viale Corsica in particolare resterebbe in servizio soltanto il tram 27 che è peraltro proibitivo per le persone in carrozzella, per i bimbi nel passeggino e anche per gli anziani con difficoltà deambulatoria perché non è ben attrezzato come dovrebbe. Per cui da Novegro al centro ci sarebbe da considerare l’opzione autobus più metro. Il problema è che ha fermate distanti tra loro. Per cui da metà via Forlanini fino al centro città il servizio è assente. Poi ci sono 30 minuti di 88 in direzione Rogoredo, e infine c’è la M3. Quel che viene fuori è che per andare a parco Forlanini bisogna usare soltanto l’auto di cui non tutti i passeggeri dispongono. Il che è un problema che forse interessa a pochi, o nessuno.
Monguzzi, afferma che la M4 è certamente la benvenuta ma questo non può essere assolutamente il modello di mobilità locale da offrire ai cittadini. Serve qualcosa di più. Non a caso durante la protesta molti milanesi hanno lamentato il numero eccessivo di mezzi che deve essere utilizzato per sostituire la linea 73, un discorso contorto che va totalmente a discapito dell’ambiente e a favore dell’inquinamento.