I nodi dei giardini del paradiso esposti al museo del castello di Brescia

Una mostra unica creata in occasione di Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023, nella location del Castello bresciano.

Castello di Brescia
Castello di Brescia-Imilanesi.it

Ancora per poco è possibile visitare l’esposizione dei preziosi tappeti messi a disposizione dalla Fondazione Tassara. Si chiuderà il 5 novembre 2023 l’allestimento che permette ai visitatori di conoscere ed apprezzare inestimabili manufatti.

Facevano parte della collezione privata di Romain Zaleski, un imprenditore e finanziere francese, ancora vivente, naturalizzato italiano. Li donò con il preciso intento di mostrarli al grande pubblico.

Vere e proprie opere d’arte che generalmente sono destinate, per brevi periodi, ai maggiori musei del mondo. La cura della mostra bresciana è stata affidata dagli organizzatori, a LETIA – Letizia Cariello e Giovanni Valagussa.

La location è presso gli spazi restaurati e nuovamente accessibili al pubblico, dopo circa quindici anni di lavori. Si trovano nel Grande Miglio del Castello di Brescia, nell’area in cui si trova il Museo del Risorgimento Leonessa d’Italia.

Trentacinque manufatti scelti da esporre accanto ad opere contemporanee

I manufatti scelti dalla Fondazione sono 35 e provengono tutti dall’Asia. L’idea è stata quella di esporre i preziosissimi tappeti estratti dal corpus donato, vicino ad opere contemporanee sempre legate al tessile.

Lavori realizzati da artisti di fama internazionale, tra cui Alighiero Boetti e Herta Ottolenghi Wedekind, Queste sono inserite in modo innovativo nella mostra, attraverso una proiezione multimediale.

Le immagini scorrono su un grande schermo a vela di Wladimir Zaleski con le musiche di Alessandro Pedretti. I tappeti sono appoggiati su strutture fatte di stoffe, corde tese e fili, che permettono di appenderli come fossero stendardi o vessilli.

In tema perfetto con la rassegna ed il suo titolo. Le installazioni create appositamente per la mostra sono Beauceant e Aracne. Questo richiama proprio i nodi, le trame e gli orditi che rievocano anche storie e luoghi lontani.

Tappeto orientale
Tappeto orientale-Imilanesi.it

Un alone di magia e mistero, di culto e di preghiera, di profumi ed incensi, di ambienti caldi e confortevoli e di oasi nelle notti d’oriente. Il tema del viaggio e dell’incanto infatti ha guidato la Fondazione nella scelta dei tappeti da esporre.

La collezione del donatore è una delle più complete raccolte private che esistano al mondo. Comprende più di 1330 manufatti che provengono da ogni parte dell’Eurasia e del Nord Africa.

L’entrata alla mostra è gratuita

Quelli esposti provengono dall’immensa distesa dell’Asia centrale. Per la precisione dal Turkestan, il territorio compreso tra il Mar Caspio fino ad arrivare alla Cina occidentale. Qui ci sono paesi dal fascino esotico orientale con straordinari paesaggi.

Luoghi in cui si snodavano i percorsi delle carovane che percorrevano la famosa Via della Seta. L’ingresso alla mostra è gratuito. Per informazioni ed eventuali prenotazioni, è sufficiente chiamare dalle ore 10.00 alle ore 18.00 i numeri del Centro Unico Prenotazioni.

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