Una settimana di vacanze durante l’estate 2023, costerà 800 euro in più rispetto agli anni passati: la stangata va oltre il 22%, anche semplicemente per l’acquisto di un gelato.
Bagagli in equilibrio sulle auto o incastrati nel bagagliaio, colonne di auto interminabili, giochi in spiaggia, ghiaccioli alla frutta. un tempo rappresentavano la felicità per tutti.
Invece adesso rappresentano sono il simbolo di una realtà inaccessibile o accessibile a pochi a causa dei rincari che hanno colpito l’Italia (e non solo) nel corso degli ultimi anni.
Un tempo si diceva e si era convinti del fatto che la gente prova ad essere felice pur avendo pochi soldi in tasca. Purtroppo, per quanto possa essere bello pensarlo e immaginarlo, quest’anno a causa di stipendi stritolati dall’inflazione, rincari e molto altro, bisogna affermare il contrario. A causa dell’inflazione e dei disagi tra lavoro e stipendi, in molti dovranno rinunciare ad una settimana di ferie o a qualche giorno fuori casa.
L’idea di un weekend fuori casa diventa infatti un lusso destinato a pochi e piano piano la situazione va sempre più a peggiorare. Una famiglia media adesso dovrà spendere almeno €800 per vivere qualche giorno di relax lontano da casa e purtroppo sappiamo che non tutti possono permetterselo.
A causare aumenti nell’estate 2022 è stato il caro carburanti che ha portato famiglie intere a rinunciare alle uscite fuori porta. Quest’anno invece il mostro da affrontare ha addirittura tre teste. La prima è rappresentata dall’inflazione, la seconda è rappresentata dagli aumenti speculativi che hanno causato un aumento di prezzi inaccettabile. L’ultima è la ripresa della domanda che fa alzare i prezzi.
Sono aumentate persino le tariffe dei voli che sono schizzate al 34% per le tratte nazionali e al 45% per le tratte internazionali. Secondo il Codacons, una famiglia media deve spendere da 30 a 35 euro al giorno per vivere bene le vacanze in un lido normale. Se invece si sceglie di frequentare lidi esclusivi del Salento, addirittura si è costretti a pagare più di €1000 al giorno. Sono aumentati anche i servizi in spiaggia quali consumazione di cibo e di bevande ecc. In questo caso i rincari sono dal 5 al 10%.
Per quanto riguarda i gelati, a maggio è stato registrato un aumento del 22% rispetto all’anno scorso. Tutto questo perché c’è stato un rincaro di tutte le materie prime quali frutta, zucchero, uova. E poi ovviamente anche per l’aumento dei costi di luce e gas. In alcune zone di Roma per acquistare un cono piccolo si arrivano a spendere €4. Invece a Firenze acquistare una vaschetta di gelato da 1 kg significa spendere €8, quando qualche anno fa se ne spendevano 5,40€.