Spazio polifunzionale in tempo di crisi umanitaria. Ecco cos’ha inaugurato Ikea in un comune di Milano.
Lo scenario urbanistico è costantemente in cambiamento e in sviluppo grazie alle numerose avanguardie presenti, e le principali città italiane mostrano spesso i risultati di sperimentazioni e successi attraverso cui, col supporto delle menti più ingegnose, si riescono a realizzare anche spazi e progetti volti non soltanto ad un maggior sviluppo economico e tecnologico, ma dedicati ad una solidarietà a tutto tondo, in grado di unire attivamente le persone, specialmente nei momenti di maggior difficoltà.
Nel comune milanese di Corsico è nato, grazie alla collaborazione fra la multinazionale Ikea Italia e la Fondazione “Progetto Arca“, che ne avrà dominio per circa due anni, un cosiddetto “Edificio di Seconda Vita“, un vero e proprio “Second Life Building“, denominazione inglese con la quale si sta ad indicare un luogo polifunzionale volto non soltanto ad un ulteriore sviluppo imprenditoriale, ma anche ad una solidarietà capace di sostenere ed aiutare nell’attivo tutte quelle persone che si trovano in difficoltà sia economiche che sociali.
Lo scopo? Quello di realizzare un luogo di accoglienza che possa, man mano, ampliarsi e moltiplicarsi su tutto il territorio nazionale, non restando confinato solo alle principali città italiane; e che possa permettere a piccoli nuclei di persone meno abbienti, quali immigrati, rifugiati e profughi, di sentirsi al sicuro in un paese per loro sconosciuto, trovando quella che, seppur dovesse trattarsi di poco tempo, possa essere definita “casa“.
Tutto ciò verrà adibito proprio nel primo piano del palazzo, e per incentivare e coinvolgere coloro che verranno accolti, saranno messi a disposizione ulteriori mezzi di inserimento sociale. Ad esempio, si vedrà progredire lo svolgimento di corsi di italiano, con l’aiuto di docenti accreditati, e sarà data la possibilità anche ai più piccoli di poter essere inseriti all’interno delle scuole, di diversi ordini e gradi.
L’obiettivo di questa campagna, nel nostro Paese, è legato ad una nuova visione della società, secondo cui la modernità, le tecnologie e le avanguardie applicate in diversi campi, possono e devono venir incontro alle esigenze di ogni persona, sia essa avente cittadinanza italiana, che priva di tale cittadinanza.
Un progetto, questo, di grande rilevanza, specialmente ora che i Paesi mondiali si ritrovano ad essere tutti sul piede di guerra, e si sta cercando di far fronte a diverse realtà di crisi umanitaria.
Le diverse strategie sono indirizzate, infatti, ad un’inclusività che possa diventare quanto più totale, nel corso degli anni, e che possa condurre ad una versione della società secondo cui nessun cittadino venga lasciato in disparte, preda assoluta delle difficoltà.
Ikea Italia, da una decina d’anni, si batte molto per promuovere campagne di questo tipo, sostenendo progetti di accoglienza lungo gran parte del territorio nazionale, e ingenti sono già stati i risultati ottenuti per famiglie in difficoltà economico/sociale.
Questo “Edificio di seconda vita”, che ha lo scopo di indicare proprio una nuova opportunità di riabilitazione qualitativa di vita stessa, è strutturalmente diviso in due piani, e se al primo piano ci si occuperà di accoglienza e reinserimento, il piano terra sarà adibito ad attività di imprenditoria per il sociale, diventando un centro di consegna di pacchi leggeri Ikea, (ovvero al di sotto dei 30 kg), attraverso l’uso di appositi “cargo bike“, coi quali far leva sull’elemento fondamentale della sostenibilità.
Quanto cerca di portare avanti Ikea Italia è il progetto così definito “People & Planet Positive“, presentandolo in diverse modalità e realizzazioni, al fine di realizzare progetti che possano migliorare e far evolvere continuamente anche la società del nostro Paese, restando al passo con la tecnologia e le sue immense risorse.