Il 2022 si è chiuso con il botto: i viticoltori lombardi hanno venduto, all’estero, per 320 milioni di euro.
Il 2022 è stato un anno incredibile per il nostro paese in fatto di vendite di vino. La Lombardia ha chiuso l’anno con una crescita davvero incredibile. Negli ultimi 15 anni, infatti, le vendite sono quasi raddoppiate, tanto che, nel corso dell’anno passato, hanno toccato la cifra record di 320 milioni di euro.
Una delle nazioni che più ha apprezzato il vino lombardo è il Regno Unito. Nonostante il possibile e coprensibile scoglio della Brexit, l’ incremento delle vendite è salito del 29% in più rispetto agli anni passati. L’aumento delle vendite ha portato, inevitabilmente, anche ad un aumento dell’occupazione. La percentuale si aggira intorno al 17.6%, per quanto riguarda gli inserimenti di addetti stabili negli ultimi 10 anni.
Dal 2 al 5 aprile, a Verona, si terrà la 55esima edizione del Vinitaly, il salone internazionale dei vini e dei distillati. La Lombardia si presenta con tutte le carte in regola. Attilio Fontana, presidente della Regione Lombardia, spiega, infatti, che la regione può tranquillamente competere con le case vinicole più rinomate e non solo nazionali, ma anche internazionali.
I dati Istat elaborati dall’Ufficio Studi di Unioncamere Lombardia, presentati a Palazzo Lombardia a Milano in occasione della presentazione del Padiglione dei vini lombardi al Vinitaly parlano da soli. La collettiva lombarda sarà presente, coma tradizione vuole, nel salotto al primo piano del PalaExpo.
Produttori, consorzi, associazioni e istituzioni esporranno oltre 1.000 etichette in degustazione. Duecento le realtà che si divideranno i 3.300 metri quadrati di spazio a loro disposizione.L’Assossore all’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste di Regione Lombardia, Alessandro Beduschi, ha ricordato che il mercato principale per i vini lombardi è quello tedesco.
Durante gli anni 2019 – 2021, proprio a cavallo della pandemia, le esportazioni sono cresciute del 46.7%. Gli Stati Uniti coprono una buona fetta del mercato lombardo con la quota del 12.5%. In crescita anche altri paesi come il Giappone, la Francia, il Regno Unito e la Spagna.
Gian Domenico Auricchio, presidente di Unioncamere Lombardia, sottolinea anche quanto il patrimonio vitivinicolo sia espressione di un territorio ricco di biodiversità grazie alle colline, montagne, pianure, laghi e fiumi. In Lombardia si contano 3.000 imprese vitivinicole. Hanno attraversato anni difficili, ma hanno aumentato la produzione e creato nuovi posti di lavoro.
Oggi possiamo contare 6.275 occupati stabili e sono, in percentuale, il 17.6% in più rispetto a dieci anni fa. Aggiungiamo anche le decine di migliaia di stagionali che si muovono dai loro paesi per raccogliere le uve lombarde nel periodo della vendemmia. Senza contare l’importanza del turismo enogastronomico, un’altra realtà in forte espansione in questi ultimi anni.