Chiuderà il 29 ottobre la mostra dedicata al Bernini, le cui opere sono esposte a Cellatica, un comune in provincia di Brescia.
La casa Museo della fondazione Paolo e Carolina Zani, ospiterà la mostra dossier: “Bernini privato – La forza e l’inquietudine”. Le opere fanno parte di una collezione privata. Appartiene a Fabiano Forti Bernini, discendente ed erede dell’artista.
Bernini fu un personaggio conosciuto nel mondo dell’arte. Celebre nel ‘600 per avere portato la forza del movimento nei suoi lavori. Poliedrico e geniale, operò in vari ambiti lasciando oltre 100 sculture.
Uno dei lavori che ha un ruolo da protagonista è il David, il celebre bronzo della Galleria Borghese. Si trova nella sala dedicata alle temporary exhibition. I dipinti gli fanno da cornice.
Uno di essi raffigura l’Angelo allegorico, l’ altro quadro riporta il Ritratto di Martino Martini, San Sebastiano. Infine, per la prima volta è esposta la tela con Sansone e il Leone.
Sculture e opere pittoriche che incantano
Opere di grande valore artistico che ben si amalgamano con i complementi d’arredo di epoca barocca che decorano, non solo il meraviglioso giardino che abbraccia l’esterno della Casa Museo, ma anche i sontuosi ambienti interni.
La mostra è stata realizzato e coordinata dal direttore del museo, Massimiliano Capella. Insieme a lui anche due tra i massimi esperti studiosi del Bernini, Steven F. Ostrow e Francesco Petrucci.
Il percorso espositivo è stato da loro studiato in modo da permettere al visitatore di ammirare e scoprire l’artista a tutto tondo, quale tra i principali esponenti dell’epoca barocca. Le sue sculture incantano ancora oggi, per la capacità innata che aveva lo scultore di renderle vive.
Riusciva, infatti, a dare loro un movimento che animava anche la freddezza dei materiali utilizzati, trasmettendo delle emozioni. Giovan Lorenzo Bernini nacque a Napoli il 1598 e morì a Roma nel 1680.
Era un artista poliedrico. Non era solo scultore e pittore ma anche commediografo, costumista, architetto ed urbanista. Tra gli studiosi dell’arte è considerato certamente uno dei protagonisti dell’epoca barocca.
La sua formazione avvenne a Roma, dove la famiglia si spostò per il lavoro del padre Pietro, anch’egli scultore. Fu lui ad insegnare al figlio i primi rudimenti di quest’arte vedendo in lui un talento innato.
E’ necessaria la prenotazione
Grandi esponenti dell’epoca si accorsero della sua genialità, tanto che, ben presto, lo portò ad avere commissioni importanti. Tra le prime vi fu l’intervento su una delle Pietà incompiute di Michelangelo Buonarroti.
Dopo la sua morte rimase celebre in Europa a lungo, influenzando moltissimi artisti successivi, anche contemporanei. Per la mostra temporanea, che chiuderà il 29 ottobre, è necessaria la prenotazione.
Il numero da contattare è 030.2520479, oppure la richiesta va inoltrata tramite e-mail info@fondazionezani.com. Dal martedì al venerdì, dalle ore 9 alle 13, e sabato e domenica dalle 10 alle 17.