Per il Brescia la stagione è arravata alla fine, il pareggio ha sancito la sua retrocessione e la città è finita nel caos
Ieri sera era l’ultima speranza di salvezza per gli azzurri del Brescia. Una stagione, la loro, sicuramente da dimenticare e la partita di ieri lo ha dimostrato. Dopo 38 anni il Brescia Calcio retrocede in serie C. La serie B verrà rappresentata, per Brescia, dalla Feralpi Salò di Giuseppe Pasini.
La città, ieri sera, era blindata. Auto della polizia in molti punti strategici per cercare di evitare il peggio. L’obiettivo necessario per rimanere in B per le rondinelle era quello di vincere. Un pareggio non era sufficiente, ed è ciò che, purtroppo, è avvenuto. Novanta minuti di speranze che si sono definitivamente spente nel recupero, quando il Cosenza ha segnato la rete della vittoria.
La stagione 2022-2023 per il Brescia è da dimenticare. Il cambio allenatori in corsa, tante le sconfitte e le vicende fuori dal campo hanno portato la squadra a questo punto. E il presidente, da parte sua, forse, non è mai riuscito a entrare in sintonia. Dopo questo disastroso risultato rimarrà da vedere che cosa farà Massimo Cellino.
Le opzioni del presidente Cellino
Le sue opzioni sono diverse, dal cedere la società in toto, oppure vendere i giocatori migliori o rimettersi in gioco e cercrae di fare un’ottima prossima stagione per ritornare in B. Intanto la serata di ieri ha avuto un epilogo davvero negativo segnando un capitolo per lo sport poco edificante.
E’ iniziato tutto ancora dentro lo stadio. Karacic e Rigione si sono scontarti sfiornado la rissa. I tifosi del Brescia non hanno permesso all‘arbitro di terminare la partita. Hanno intonato cori poco lusinghieri nei confronti del presidente e, non contenti, dalla curva hanno lanciato dei fumogeni verso i giocatori.
Quindi, hanno invaso il campo costringendo gli agenti delle forze dell’ordine ad intervenire per fermarli. Uno steward è stato ferito tanto che i soccorsi lo hanno trasportato in codice giallo al pronto soccorso dell’ospedale. Fuori dallo stadio le cose sono andate anche peggio.
Il quartiere di Mompiano ha vissuto attimi poco piacevoli. Gli agenti delle forze dell’ordine e rano pronti ad intervenire in tenuta antisommossa. Per i tifosi veri non è stato facile rincasare facendosi strada tra gli ultras, alcuni dei quali armati di bastone. La polizia ha dovuto intervenire più volte utilizzando i fumogeni per placare e disperdere gli ultras.
Lunga notte per il quartiere di Mompiano
Alcuni di loro sono riusciti, ugualmente, ad incendiare alcune macchine parcheggiate nei dintorni dello stadio. Una lunga notte quella vissuta da chi vive nei pressi dello stadio Rigamonti. Oggi si conteranno i danni e i feriti. Per il momento risultano due steward feriti che i soccorsi hanno trasportato in ospedale.
Nel parcheggio all’interno dello stadio una macchina ha preso fuoco e sembrerebbe quella del giocatore del Brescia Huard. Lo stadio è stato presidiato per molte ore dopo il fischio finale dell’arbitro. Alcuni tifosi, infatti, avrebbero cercato di entrare negli spogliatoi dove si stavano rifugiando i giocatori insieme ad alcuni loro famigliari.
Finalmente dopo l’una e trenta del mattino la situazione è tornata alla normalità. I poliziotti hanno scortato giocatori e famigliari fuori dagli spogliatoi e dallo stadio. Per il momento sono 5 le persone fermate per vandalismo.