Il Comune di Milano ha deciso che l’erba dei parchi, non sarà tagliata periodicamente ma sarà lasciata crescere per settimane o mesi fin quando possibile.
L’assessore al verde Elena Grandi ha dichiarato di voler ridurre la frequenza degli sfalci per un motivo ben preciso.
Il motivo è stato spiegato tramite un post pubblicato sui social, che ha scatenato non poche polemiche sia tra i politici che tra i milanesi. Ad ogni modo l’idea di lasciare l’erba crescere a dismisura fuori controllo, è stata bocciata da tutti.
Elena Grandi, l’assessore al verde della città di Milano ha scritto che l’erba del vicino è sempre più verde e in questo caso sempre più alta, per cui è stata presa la decisione di seguire l’esempio di Francoforte, Quest’ultima città ha scelto di tutelare la biodiversità e gli ecosistemi, lasciando crescere l’erba per intervenire soltanto quando e se necessario.
Si è visto infatti che anche non tagliando l’erba i giovani possono stendersi sopra i prati, i bambini possono giocare e correre liberi, senza problemi. Per cui tagliare il verde, senza motivo una o più volte al mese sembra essere non necessario o addirittura inutile e pericoloso per la natura.
Per tutti questi motivi, a Milano si è deciso di ridurre la frequenza degli sfalci. Per arrivare a questa conclusione è bastato soltanto un incontro con Francoforte e gli amministratori di Lione e di Milano. L’idea purtroppo non è piaciuta a tutti. A criticare la decisione in particolare è stato l’assessore regionale al territorio e sistemi Verdi Gianluca Comazzi.
Quest’ultimo ha dichiarato che sicuramente l’assessore al Verde, ha deciso di ispirarsi a chissà quale progetto europeo che richiede di non tagliare l’erba dei campi senza sapere cosa c’è dietro. “Questa decisione probabilmente porterà i parchi milanesi ad uno stato di abbandono totale che faranno una cattiva pubblicità del capoluogo e non solo. “
A questo punto ha inizio una vera e propria battaglia, che probabilmente andrà avanti per tanto tempo, nella speranza di portare a casa un buon risultato.