La mozione di sfiducia nei confronti dell’assessore alla Sicurezza Granelli è stata bocciata dal consiglio comunale di Milano. Ma la maggioranza è spaccata.
Nonostante le recenti polemiche, l’assessore alla Sicurezza Marco Granelli ha mantenuto il suo incarico nel consiglio comunale di Milano.
Il Consiglio ha recentemente respinto una mozione di sfiducia presentata dalla Lega che chiedeva le dimissioni di Granelli.
Mozione di sfiducia per Granelli, vince il no
La mozione è stata avviata dall’assessore Samuele Piscina, in risposta al violento pestaggio di una donna trans da parte di quattro agenti delle forze dell’ordine locali, nonché per rispondere alle preoccupazioni sulla gestione complessiva della sicurezza all’interno della città.
Piscina ha sottolineato che Granelli è negligente, a prescindere dal caso che coinvolge i quattro poliziotti e le loro azioni.
“La magistratura si occuperà della questione. Inoltre, è visibile l’insoddisfazione della maggioranza nei confronti di un consigliere che non è in grado di attuare le politiche di sicurezza della città”, ha affermato Granelli.
La proposta ha dato loro la possibilità di cambiare l’attuale amministrazione. “L’assemblea ha tenuto un voto segreto”, come ha affermato Piscina, “perché credo ci sia una questione di responsabilità personale che va oltre le linee guida del partito”.
Tuttavia, il tentativo non ha avuto successo, con 11 voti a favore e 24 contrari.
Critiche e minacce di astensione dal voto
“Quando si parla di questioni delicate come la sicurezza, è fin troppo facile individuare un assessore da criticare”, come ha notato Filippo Barberis, capogruppo del Pd paritetico.
“Al consigliere Granelli spetta una delle deleghe più intricate, quella che la maggioranza non prende alla leggera. Noi, invece, non esitiamo a difendere il dipartimento di polizia locale e le sue azioni”.
“Siccome abbiamo dovuto alle immagini del recente fatto che ha coinvolto l’aggressione di una donna transgender in Bocconi, vogliamo rimarcare che non tollereremo mai più vedere visioni del genere. Ciò non solo per la mancanza di precedenti che giustificherebbero ripetute percosse alla testa di un individuo a terra con le mani alzate, ma anche perché tale violenza è del tutto inaccettabile”.
Nonostante l’opinione prevalente, è emersa una piccola divisione all’interno del gruppo di maggioranza. Durante la votazione, il Presidente della Commissione Sicurezza, il Dem Michele Albiani, ha lasciato il posto.
Questo è stato un atto di dissidio con “il suo assessore perché non ha gradito le parole di “difesa” nei confronti delle Ghise”.
Parole scritte mercoledì scorso dall’assessore Granelli sui social subito dopo la diffusione del video del fermo della trans.
“Se non dovesse scusarsi, non partecipo al voto“, ha dichiarato Albiani durante l’assemblea.