Ad ottobre questo fiume scompare nel nulla: è il fiume più breve di Italia ed è circondato da un alone di mistero e leggenda. Approfondiamo insieme il curioso fenomeno.
Non tutti sono a conoscenza di questo curioso fenomeno naturale: ogni anno, nel mese di ottobre, la sorgente Fiumelatte scompare. Il fiume, poi, ricompare nel mese di marzo. Questa peculiarità ha sempre provocato grande fascino e desiderio di saperne di più. Sono tante le storie e le leggende nate attorno alla presenza del Fiumelatte. Quest’ultimo è situato nel breve tratto che precede la città di Varenna, sulle sponde del Lago di Como.
In questa precisa zona troviamo il Fiumelatte, il corso d’acqua “più breve di Italia” divenuto una gettonatissima meta turistica. In realtà, non si tratta del fiume meno lungo di Italia, poiché questo titolo appartiene ad un piccolo torrente che sfocia nel Lago di Garda. Nonostante non abbia il primato, è un corso d’acqua che scorre per soli 250 metri, e merita sicuramente un posto in classifica. La più grande peculiarità è che nel mese di ottobre Fiumelatte scompare, a marzo riappare. Ecco perché.
Fiumelatte, il corso d’acqua che stupì Leonardo da Vinci
Fiumelatte è un corso d’acqua impetuoso e soprattutto imprevedibile. Talmente impetuoso da trasformare l’acqua in schiuma bianca: il suo nome deriva proprio da questa caratteristica. Il percorso è scosceso e ripido, l’acqua diventa schiuma. Sono caratteristiche singolari che hanno attratto numerosi viaggiatori e hanno generato stupore nel corso dei secoli. Possiamo riscontrare in letteratura delle testimonianze preziose sul corso d’acqua Fiumelatte, come quella di Leonardo da Vinci o, addirittura, di Plinio il Vecchio e Antoine Claude Pasqui, meglio conosciuto come Valery.
Il genio di tutti i geni, Leonardo Da Vinci, ne parlò nella sua opera “Codice Atlantico“, e lo definì come “una vena che scorre solo ad agosto e a settembre”. Questa “vena”, come racconta Da Vinci, scorre con tanto rumore e strepitio, per poi tuffarsi nel Lago di Como. Fiumelatte muore e rinasce ogni anno, sempre nello stesso periodo. Un fiume talmente singolare da far incuriosire chiunque ne venisse a conoscenza e talmente affascinante da generare la nascita di leggende di ogni tipo.
Le leggende sul torrente Fiumelatte
Nel corso degli anni sono nate leggende su leggende riguardo Fiumelatte, storie tramandate di generazione in generazione. Tra le più note, vale la pena menzionare quella che vede come protagonista una bellissima fanciulla dai capelli biondi e dagli occhi azzurri. La fanciulla era circondata da decine e decine di spasimanti, e promise loro che avrebbe donato il suo cuore solo a chi avesse saputo svelarle l‘origine del torrente Fiumelatte. Gli spasimanti, pronti a tutto, iniziarono la corsa verso il torrente per cercarne l’origine.
I giovani entrarono nella grotta, ma uscirono dopo un po’ di tempo, incredibilmente invecchiati. Un invecchiamento precoce provocato da ciò che videro nella grotta. Due di loro raccontarono di aver assistito alla comparsa di meraviglie di ogni genere, di fanciulle bellissime, di melodie deliziose che scomparvero di colpo, lasciandoli improvvisamente soli e vecchi. Uno di loro, invece, rimase paralizzato e muto a seguito di una visione funesta e misteriosa.
Storie, miti, leggende che hanno contribuito all’incremento del turismo in questa zona. Numerose le spedizioni di geologi che, nonostante le nuove tecnologie, non sono riusciti ad oltrepassare determinati punti. Alcuni misteri rimarranno per sempre tali.