I danni causati all’agricoltura lombarda dal maltempo ammontano a 235 milioni di euro, avviate le pratiche per la richiesta di calamità.
La Regione Lombardia è potutta arrivare, dopo il maltempo che ha colpito la regione i mesi scorsi, alla resa dei conti. Terminati i lavori di individuazione dei danni, adesso sono stati quantificati.
La cifra ammonta a ben 235 milioni di euro. Questo è quanto riferito dall’assessore all’agricoltura della regione Alessandro Beduschi. Ora, con i dati alla mano, si potrà procedere alla richiesta di calamità con un provvedimento della Giunta.
Le campagne lombarde hanno riportato danni enormi. Le segnalazioni sono state raccolte fino al 21 agosto e ora i dati sono definitivi. Si tratta di ben 3.600 segnalazioni raccolte e che confermano ciò che già si sospettava.
I dati raccolti hanno dato un quadro completo e chiaro dei danni subiti dalle province lombarde. Mantova è stata la pianura più colpita, con danni per 62.8 milioni di euro. La seconda è Cremona con 57.4 milioni di euro e, infine, Brescia con 56.2 milioni di euro.
Anche Milano ha subìto danni per 26.7 milioni , Bergamo per 12.9 milioni, Lodi per 8.9 milioni di euro. In difficoltà anche alcune aziende agricole di Monza e Brianza con danni che ammontano a 3.7 milioni, Varese con 3.3 milioni, Como con 2.4 milioni di euro.
Più limitati, ma comunque presenti, i danni nelle province di Sondrio e che ammontano a 534 mila euro, Pavia a 111mila euro e Lecco a 35mila euro. I danni alle colture hanno subito danni per un ammontare di 121 milioni di euro.
Le colture che hanno subito maggiori danni sono quelle di mais nelle pianure, le uve nel bresciano e ortaggi e frutta nel mantovano. Cento milioni riguardano, invece, le strutture, e 13 milioni i vari macchinari danneggiati.
Con il decreto legislativo 102/2004, la regione ha chiesto una deroga per assicurare una copertura finanaziaria anche a coloro che non hanno potuto pagare un’assicurazione a causa del continuo aumento dei prezzi.
Stamattina l’assessore Alessandro Beduschi, incontrerà il ministro Lollobrigida a Roma. Insieme affronteranno di nuovo la situazione piuttosto grave in cui versano gli agricoltori lombardi in seguito ai danni riportati dal maltempo.
Sarà un’occasione, continua l’assessore, per parlare anche dei casi di contagio di peste suina che si sono verificati nell’ultimo periodo in alcuni allevamenti della provincia di Pavia.
In Lombardia, per il momento, l’attenzione sui controlli è molto alta. Le varie strutture del comparto veterinario della regione stanno monitornado costantemente la situazione.
Per il momento la zona entro i 10 kilometri dagli allevamenti in cui si hanno avuti i casi di peste suina non è possibile spostare, sia in entrata che in uscita, i suini. Così per il resto del territorio pavese e della Lombardia.
Questo se prima non si è proceduto a visite mediche e di controllo di campioni di materiale biologico da parte del personale veterinario regionale. L’Ats di Pavia sta ancora monitorando la situazione.