Il maltempo e le campagne del milanese: danni per la coltivazione nei campi. L’ultimo periodo è stato caratterizzato da un tempo piuttosto incerto e altalenante che sta avendo molte conseguenze e a più livelli.
L’estate 2023 è sicuramente caratterizzata da un tempo che si può definire “ballerino” con temporali improvvisi alternati a momenti di cado torrido. Sicuramente gli eventi di questa natura, di per sé improvvisi ed estremi, causano varie problematiche soprattutto per le campagne. Questo sta accadendo anche nel milanese.
Siamo a Luglio 2023 e possiamo notare come le giornate d’estate siano state poche. Il caldo spesso è presente, soprattutto con tanta umidità, ma sono anche tanti gli eventi avversi dal punto di vista del meteo. Ad esempio nel mese scorso, ossia Giugno 2023, ci sono stati tanti temporali improvvisi con vere e proprie bombe d’acqua che indubbiamente hanno causato dei veri e propri disagi.
Sicuramente l’ambito maggiormente colpito da questi fenomeni avversi è quello dell’agricoltura e delle campagne. Di questo ne ha parlato proprio la Coldiretti che infatti ha lanciato un vero e proprio allarme per le campagne. Nello specifico è stata svolta un’analisi per ciò che riguarda la Regione Lombardia basata sui dati dell’European severe weather database da cui è emerso che, solo nel periodo di Giugno 2023, ci sono stati ben tredici fenomeni avversi ed estremi in tutta la Regione.
Tali eventi hanno compreso grandinate, temporali e bombe d’acqua che hanno determinato veri e propri disagi.
Sicuramente a questo punto potremmo chiederci “quali sono i danni che il meteo avverso causa?” Insomma perché le campagne sono così interessate, in modo negativo, da questi fenomeni?
La risposta è proprio nel modo in cui la Natura reagisce a tali eventi estremi. Ad esempio la grandine, in questo periodo, è un grande nemico delle coltivazioni. Infatti la grandine colpisce i frutti in vari modi. Prima di tutto tale fenomeno può causare la caduta dei frutti e, quindi, la loro perdita. Non solo, la grandine, quando non porta la caduta dei frutti, può anche danneggiarli in modo irreparabile in quanto ne arresta la crescita. Infine questa va anche a causare dei veri e propri bozzi sulla frutta che, quindi, li va a deformare in modo irreparabile.
Insomma la grandine causa una perdita della coltivazione così impattante che può portare alla perdita di un intero raccolto e quindi di un anno intero di lavoro. Purtroppo si parla di perdite notevoli che non sempre possono essere recuperate da parte dei coltivatori.
Altro elemento che la Coldiretti ha sottolineato è proprio la grandezza della grandine che, attualmente, è sempre più notevole. Infatti non si parla più di piccoli chicchi di ghiaccio ma di veri e propri blocchi. In questo caso, ovviamente, i danni possono essere ancora più grandi.
Quello a cui stiamo assistendo che anche in Italia è proprio l’instaurarsi di un meteo sempre più “difficile” ed ostico per le coltivazioni. Ad esempio questa metà del 2023 è stata piuttosto sfavorevole. Perché?
Dalle varie analisi effettuate proprio sul meteo del 2023 è emerso che i primi mesi dell’anno sono stati caratterizzati da un vero e proprio caldo torrido e dalla siccità infatti le piogge sono state molto poche. Ovviamente anche la siccità è un grave fattore negativo per ciò che riguarda le coltivazioni in quanto ne compromette la crescita.
Quello che però poi ha caratterizzato in modo ancor più negativo il 2023 è stato proprio l’instaurarsi di un meteo altalenante in questi ultimi mesi. Le parole della Coldiretti a tal proposito sono state le seguenti:
“Siamo di fronte alle evidenti conseguenze dei cambiamenti climatici anche in Italia dove l’eccezionalità degli eventi atmosferici è ormai la norma con una tendenza alla tropicalizzazione che si manifesta con una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo, con sbalzi termici significativi che compromettono le coltivazioni nei campi con perdite alla produzione agricola nazionale e danni alle strutture e alle infrastrutture nelle campagne italiane.”
Si tratta, quindi, di parole forti che però ben rappresentano ciò che siamo costretti a vivere ma soprattutto ciò che vivono ogni giorno gli agricoltori italiani. Si tratta di una situazione complessa in cui chi lavora nei campi, spesso, vede il proprio lavoro sfumare in brevi tempi con una perdita di denaro e anche di tempo.
Sicuramente non possiamo ribellarci al meteo ma diventare consapevoli di questi fenomeni è un primo passo per proteggersi.