Il manager Antonio Di Fazio è stato condannato per aver guidato da ubriaco e aver utilizzato i lampeggianti in strada.
L’ex imprenditore farmaceutico Antonio Di Fazio, già in carcere per aver violentato e fotografato una studentessa di 21 anni dopo averla narcotizzata, è stato condannato per essersi messo ubriaco alla guida e per aver usato un lampeggiante attacco al parabrezza. La condanna stabilita dal giudice è di 2 anni e 2 mesi di prigione. La condanna si cumula a quella già ricevuta pari a 15 anni e mezzo per lo stupro ai danni della giovane studentessa 21enne, attirata nel suo appartamento con la promessa di uno stage.
Condannato a 2 anni e 2 mesi di carcere per aver guidato sotto l’effetto dell’alcol e per aver usato un lampeggiante mentre conduceva l’auto sulla quale era a bordo.
È quanto deciso per Antonio Di Fazio, ex imprenditore farmaceutico, condannato già per violenza sessuale ai danni di una studentessa 21enne che stuprò dopo averla narcotizzata e fotografata.
La decisione è stata intrapresa da Alessandra Cecchelli, giudice della quarta sezione penale del Tribunale di Milano. L’uomo è accusato, infatti, di guida in stato di ebrezza e detenzione illecita di materiali della polizia. In un primo momento, la condanna richiesta ammontava a 2 anni e tre mesi.
La pena va a cumularsi ai 15 anni e mezzo di galera – ottenuti con rito abbreviato – che l’uomo dovrà scontare per gli abusi perpetrati ai danni della studentessa 21enne e per altri presunti abusi nei quali sarebbe coinvolto.
Uno di questi perpetrato ai danni dell’ex moglie. Il processo è iniziato a seguito della denuncia della polizia locale a seguito di un incidente che ebbe Di Fazio nel 2019.
Grazie al rito abbreviato, la condanna per stupro ai danni della 21enne, è stata ridotta. Il suo arresto è avvenuto nel mese di maggio del 2021. L’uomo aveva attirato la giovane studentessa nel suo appartamento per proporle un presunto stage. Così non fu e la ragazza fu narcotizzata e violentata.
La studentessa dovrà ricevere un risarcimento da parte del manager pari a 98 mila euro. Alle parti civili, invece, spetteranno 14 mila euro.
Mauro Carelli, avvocato difensore di Antonio Di Fazio, afferma che la pena inflitta al suo assistito è “alta” e fa un paragone con quella conferita ad Alberto Stasi per l’uccisione di Chiara Poggi, per la quale è stato condannato a 16 anni.