A Magenta, mentre era in ospedale a vedere suo figlio, il papà lo ha preso in braccio ed è scappato via. Il neonato necessita di cure urgenti.
Ha afferrato il neonato tra le braccia ed è scappato via, scomparendo nel nulla. Mercoledì mattina, si è verificato un caso di “kidnapping” presso l’ospedale Fornaroli di Magenta (Milano), in cui un padre di 30 anni, di origine egiziana, ha portato via il proprio figlio di due mesi che era in cura presso la struttura ospedaliera.
Secondo quanto riportato dai mezzi di comunicazione, il neonato è stato ricoverato in ospedale dal giorno della sua nascita, avvenuta il 3 marzo scorso, poco più di due mesi fa.
Durante il parto, i medici hanno riscontrato la presenza di benzodiazepine, metadone, cocaina e oppiacei nel suo organismo, con sintomi palesi di astinenza, oltre a una malformazione vascolare del circolo addominale.
I servizi sociali ospedalieri sono stati coinvolti per prendersi cura del neonato e poco dopo è stato emesso un provvedimento giudiziario che ha revocato la potestà genitoriale sia del padre che della madre, entrambi con problemi noti e notevoli di tossicodipendenza.
A causa delle pessime condizioni di salute, il bambino è stato trattenuto nel reparto di neonatologia fino a mercoledì, sebbene formalmente affidato ai servizi sociali.
Ciò nonostante, i genitori hanno potuto incontrarlo durante le visite programmate in presenza del personale sanitario.
Durante una di queste visite, il padre avrebbe preso il bambino ed è scappato via dal Fornaroli. La direzione ospedaliera ha subito allertato i carabinieri e l’autorità giudiziaria.
Le forze dell’ordine stanno attualmente tentando di individuare i genitori e il loro figlio, che al momento sembrano essere scomparsi senza lasciare traccia.
L’indagine mira anche a chiarire come il padre sia riuscito a lasciare l’ospedale con il neonato tra le sue braccia.
La speranza è che venga subito rintracciato perché le condizioni di salute del neonato destano molta preoccupazione.