Il sogno milanese per la riqualifica del quartiere Corvetto su un progetto ambizioso gruppo vincitore Fab for future, FFF.
Un altro progetto nell’ambito della Reinventing Cities per riqualificare quartieri della città milanese perchè diventi sempre più green. Un sogno che, forse, chissà, un giorno potrebbe diventare realtà. Intanto si indicono concorsi che presentano progetti ambiziosi e innovativi.
E’ il caso del progetto vincitore, “Fly over live under”, che ha modificato il cavalcavia Corvetto trasformandolo in un quartiere ideale dove vivere. Il concorso promosso da C40 cities a cui anche il comune milanese ha aderito, ha visto la partecipazione di 140 studenti di vari atenei divisi in 28 team.
Il progetto vincitore è davvero ambizioso. Ha ridisegnato il quartiere così come lo vorrebbero i giovani. Un luogo dove vivere nella natura in centro città. La sfida da cogliere era proprio quella di integrare una zona di Milano un poco isolata dal resto del tessuto urbano.
E’ firmato dal gruppo Fab for future, FFF. I componenti sono: Federico De Angelis, Matteo Augenti, Mosè Colombi Manzi, Giorgia Cassi, Luca Forestiero, Vincenzo Cresi, Mariasole Facchi, Andrea Giunchedi e Davide Salvi. Sono tutti studenti delle università di Milano-Bicocca, Politecnico e università di Genova.
Gli studenti hanno lavorato tenendo conto della struttura già esistente del quartiere, che si snoda con un sopra e sotto. Sono i termini dai quali sono partiti. Nella parte alta la tendenza sarebbe quella di eliminare del tutto le macchine, le quali, peraltro, sono già poche.
Il progetto vede la trasformazione del viadotto in un luogo dove il verde fa da padrone, un posto dove fermarsi per poter godere della vista sulla città. Nella parte sotto, invece, verrebbero tolti tutti i parcheggi per ospitare strutture ricreative e sportive, tavoli da ping pong, pareti di arrampicata, campi da basket e ristoranti.
Il sopra e il sotto sarebbero uniti da alcune passerelle, sempre pedonali. Una parte importante viene data al verde. Infatti il progetto prevede la piantumazione di 485 alberi, la creazione di una piazza polifunzionale e 2.400 metri quadrati dedicati allo sport e al tempo libero.
Una città a misura d’uomo con uno stile di vita più soft, un luogo dove vivere a ritmo di un respiro più umano. Altri progetti presentati per la rivisitazione del quartiere Corvetto hanno meritato alcune menzioni. Il gruppo Gray to green ha ricevuto la prima, la seconda è andata al gruppo Be brave.
La terza spetta al gruppo Corvetto mending e la quarta a Cabin Crew. Tutti questi gruppi fanno parte dell’università del Politecnico di Milano. L’assessore alla Rigenerazione urbana Giancarlo Tancredi auspica che l’eco della competizione porti realmente alla riqualifica del quartiere.
Una zona autodipendente da rivedere in un’ottica completamente diversa. Spazi verdi da vivere senza automobili. Già nel 2021 c’era stata la proposta di abbattere il cavalcavia Corvetto. Era poco utilizzato, si contava il passaggio di una trentina di automobili nell’ora di punta.
L’allora assessore all’urbanistica Pierfrancesco Maran aveva rilanciato l’idea di inserire il cavalcavia in un’area in trasformazione più vasta includendo anche il villaggio olimpico allo Scalo Romana e il quartiere della Fondazione Prada. Nello stesso periodo si parlava anche della trasformazione di un altro quartiere milanese.
Il cavalcavia Serra-Monte Ceneri rientrava nel grande progetto di riqualifica pensato proprio come la green line, sullo stile High Line di New York, uno spazio verde nella parte occidentale di Manhattan progettato e realizzato al posto di una ferrovia sopraelevata che, oramai non veniva più utilizzata.